Latitanza finita per Roberto Manganiello, 35 anni, catturato nella tarda serata di ieri dalla Polizia ad Orta di Atella, in provincia di Caserta. Manganiello, considerato il leader del clan scissionista Marino, era uccel di bosco dal 2012. Era ricercato per il duplice omicidio di Claudio Salierno e di suo nipote Fulvio Montanino avvenuto nel 2004. Un agguato che innescò la prima faida Scampia che contò decine e decine dimorti ammazzati.Roberto Manganiello figurava nell’elenco dei cento latitanti di massima pericolosità.
Manganiello è nipote del boss Gennaro Marino, detto McKay. Il duplice omicidio di cui è accusato il pregiudicato trentacinquenne è relativo all’agguato del 28 ottobre del 2004. Quel giorno in via vicinale Cupa dell’Arco (roccaforte del clan Di Lauro) furono assassinati a colpi di pistola Fulvio Montanino – braccio destro dei Di Lauro – e suo zio Claudio Salierno.
Il commando che uccise i due, accertarono successivamente gli investigatori, partì da un garage delle Case Celesti. L’agguato, come detto all’inizio, diede il via alla prima faida di Scampia. Fulvio Montanino, secondo gli inquirenti, era il più fidato uomo di Cosimo Di Lauro, il figlio ed erede del boss di Secondigliano, Paolo Di Lauro. Ieri sera, dunque il blitz della polizia ad Orta di Atella. Manganiello era in compagnia dell’amante e stava vedendo la partita del Napoli in tv quando gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Scampia hanno fatto irruzione nell’abitazione e lo hanno acciuffato.
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