LITORALE DOMIZIO, AUMENTANO LE SPIAGGE VIETATE
L’Arpac: oltre 7mila metri off limits tra Varcaturo e Licola

VARCATURO. Bene le isole e la costiera sorrentina, male il litorale domizio-flegreo che però guadagna qualcosina rispetto allo scorso anno. La mappa della balneabilità nella provincia napoletana redatta dall’Arpac non riserva sorprese, ma solo conferme. Liete se si guarda alle solite località turistiche, Capri, Ischia e Procida da un lato, penisola sorrentina dall’altro. Negative se si guarda ai due tratti dolenti, quello vesuviano e quello domitio. Per il nostro martoriato litorale flegreo –domiziano, la novità è data da un recupero, seppur minimo, di Bacoli che offre ai bagni 477 metri di spiaggia in più. Sempre vietati ai tuffi i 2450 metri tra la spiaggia romana e la colonia vescovile e i 325 al lido Fusaro. Migliora parte del tratto tra la spiaggia romana e il lido della Polizia. Per il resto il litorale flegreo mostra grandi segni di inquinamento tra Pozzuoli e Giugliano. Anche se, scrive l’Arpac, «se si analizza l’andamento del dato numerico microbiologico relativo al litorale napoletano si individua un trend che tende a un deciso miglioramento, pur rimanendo al di sopra dei limiti microbiologici consentiti». Si può ipotizzare che tale trend positivo sia dovuto anche a una migliore gestione della rete fognaria napoletana e al funzionamento delle pompe di sollevamento che convogliano le acque verso il depuratore di Cuma. E infatti migliora leggermente Pozzuoli (3147 metri vietati contro i 3266 dello scorso anno) nel tratto compreso tra l’altezza dell’ex Macello, il Rione Terra e via Napoli. Segno più anche per Licola (sempre nell’inquinamento generale) con 4649 metri di spiaggia vietati tra il lido Le Aquile e il promontonio di Cuma contro i 4291 metri vietati nel 2004, e Giugliano (ovvero Varcaturo) con 2537 metri vietati tra i lidi Sabbia d’Argento e Varca d’Oro e il lido Blu contro i 2757 off limits per i bagnanti dello scorso anno.