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domenica, Aprile 28, 2024
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SCANDINAVIA: LA SFIDA DELLA SICUREZZA PARTE DA QUI
Strade, motori e nuove tecnologie. Cosa ne pensano i cittadini

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INTERNAPOLI. Paesi Scandinavi. La sfida della sicurezza su strada parte da qui. L’idea lanciata dalla casa automobilistica SAAB, e subito cavalcata dall’altra casa svedese – la Volvo– ha già acceso discussioni sulla stampa specializzata.
InterNapoli ha quindi pensato di portare la discussione su un piano più ampio e – se vogliamo – più pratico, quello del comune cittadino. Ci incuriosisce sapere cosa ne pensa il lettore delle novità introdotte da saab e volvo in materia di sicurezza al volante, come l’Alcokey, un particolare dispositivo ideato per la misurazione “fai da te” del tasso alcolemico o la possibilità di limitare la velocità del veicolo nel caso in cui questo venga utilizzato con una chiave anziché un’altra.
Invitiamo dunque i lettori a lasciare un breve commento, potrebbe essere un modo simpatico di condividere la propria opinione con gli altri utenti del sito. Ulteriori informazioni sul funzionamento dei dispositivi, sono disponibili in un precedente articolo pubblicato nella nostra rubrica “motori”: ALCOOL E GUIDA, UNA SANA COMPETIZIONE TRA LE CASE SVEDESI.
Abbiamo già chiesto ad alcune persone la loro opinione a riguardo, vediamo come ci hanno risposto…
Secondo Thomas – 40 anni, gestore di una filiale di autonoleggio a Stoccolma – “si tratta di una novità interessante, che di certo permetterà a tutti di viaggiare con maggiori garanzie. Naturalmente anche il nostro settore ne beneficerebbe”. Leif – 20 anni, studente di fisica ad Uppsala – ci risponde invece che “sebbene si tratti di un’innovazione interessante dal punto di vista tecnico, non esiste una reale utilità in termini pratici. Certe problematiche vanno risolte alla radice!”. Poi c’è Jakob – 24 anni studente di Giornalismo e scienze della Comunicazione a Copenhagen – che si dice divertito all’idea che una tale dispositivo possa essere realmente utilizzato: “in Italia, ad esempio, finirebbero tutti con non riuscire a mettere in moto! Io stesso, al matrimonio di un’amica italiana vicino Brescia, ho potuto farne esperienza…” Per concludere, infine, Pernille – infermiera da ben 8 anni e laureanda in medicina appare molto più moderata “Non mi sento di criticare questo sistema, perché potrebbe rivelarsi un’utile strumento. Tuttavia, credo che non sia sufficiente inserire un ulteriore strumento di controllo per limitare un fenomeno che ha chare connotazioni sociali”.





Ha collaborato Franceso Testa

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