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GIUGLIANO, DUE POLTRONE VUOTE NELL’ESECUTIVO
Unione alla ricerca di stabilità. L’Udeur: più equilibrio in giunta

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GIUGLIANO. È tempo di verifica all’interno del centrosinistra di Giugliano. Il motivo del contendere dei partiti della coalizione che ha sostenuto il sindaco Taglialatela alle amministrative del 2003 resta la giunta. Prima tecnica, poi politica, adesso a caccia di un assetto definitivo. Nel calderone le strategie di rilancio dell’azione amministrativa, ormai a metà della consiliatura, la sostituzione del vicesindaco della Margherita dimissionario da un mese e la nuova mappa politica, che dovrà tenere conto dei nuovi equilibri in Consiglio comunale. Tanta carne a cuocere, insomma. Così il confronto, l’ennesimo, si fa serrato. I tempi per la risoluzione dello stallo si dilatano, però. Innanzitutto perché sembra che sindaco e partiti non abbiano ancora stabilito il metodo per uscirne fuori. Si parla di percorso, di confronto e discussione interna, ma da mesi non si riesce a mettere dei punti fermi. Deleghe assegnate in maniera provvisoria e l’insofferenza dei partiti non rappresentati in giunta: Repubblicani e Udeur. Non sembra ufficialmente in discussione la mappa politica, ma da più parti si fa notare di non poter chiudere gli occhi davanti ai passaggi di casacca in Consiglio comunale. Nel frattempo la verifica, richiesta dalla Margherita, ha prodotto finora due incontri col sindaco Taglialatela. Ma per il direttivo la sostituzione dell’ex vicesindaco non è la preoccupazione più sentita. «Dopo le dimissioni di Giametta – spiega Nello Palumbo, coordinatore cittadino Margherita – i partiti hanno avviato una riflessione sulla situazione attuale, alla luce dei nuovi equilibri all’interno del Consiglio comunale. Non si tratta di discutere solo della sostituzione del vicesindaco dimissionario, questione che sarebbe facilmente risolvibile, ma di promuovere il rilancio dell’azione governativa». L’Udeur, invece, ne fa una questione di numeri. «Si deve stabilire un percorso per integrare la giunta in base alla nuova geografia politica: un consigliere non può esprimere un assessore – dice il coordinatore dell’Udeur, Giulio Pezzella – Oggi la parola passa ai partiti, se ne è accorto anche il sindaco, e questa decisione non si può più rimandare. Siamo già in campagna elettorale per il 2006». La questione, ovviamente, non è condivisa da Rifondazione comunista, con un solo consigliere. «Noi siamo pronti a passare all’opposizione – attacca subito il segretario cittadino, Nello Pennacchio – se si pone questa questione sul tavolo del centrosinistra. Gli accordi prevedevano sin dall’inizio che tutti i partiti fossero rappresentati in giunta. Per noi la questione della rappresentanza non è legata al numero dei consiglieri e, comunque, adesso viene posta in ritardo». Insomma, lo stallo sembra lontana dal trovare una soluzione. In più nei corridoi del palazzo comunale gira voce di avvicendamenti all’interno dei Ds. «I due assessori in giunta – chiarisce il capogruppo consiliare, Pasquale Parisi – rappresentano il partito nella loro interezza e, non essendo venuto meno il rapporto di fiducia, non c’è nessuna ragione ostativa alla loro permanenza».



TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 15 NOVEMBRE 2005

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