GIUGLIANO. Finisce in disfatta la domenica che avrebbe dovuto rilanciare le ambizioni del Giugliano. Finisce con l’ennesimo pareggio, specchio emblematico della situazione mentale dei gialloblù, incapaci probabilmente di sopportare le tante pressioni che derivano dallo giocare dinanzi al proprio pubblico. Non è stata una bella partita quella tra Giugliano ed Igea Virtus, con i padroni di casa schiavi dell’ormai cronica paura di vincere e gli ospiti decisi a tutto pur di strappare almeno un punto. A discolpa dei tigrotti va detto che il vero protagonista dell’incontro è stato il signor Buonocore, ma non quello gialloblù, bensì il fischietto di Nichelino, che oggi stava a questo incontro di calcio come un tonno può stare alla Parigi Dakar. Per il resto, la partita l’ha fatta tutta il nervosismo, che si è impadronito dei ragazzi di Dellisanti facendo sbagliare loro pure le giocate più elementari. Non era partita nemmeno tanto male la gara: dopo nemmeno un quarto d’ora Lisi su azione di calcio d’angolo, sfruttando un’incertezza della difesa, nonché del guardalinee (che nella circostanza prima alza la bandierina poi la riabbassa di colpo) mette alle spalle dell’incerto Leaccche.
Al 20’ Ciotola ha anche la possibilità di raddoppiare quando, su cross di Russo, Chigou svirgola ed il fantasista, saltati benissimo due avversari, perde l’attimo dinanzi al portiere consentendogli il recupero. Fallita questa occasione, come al solito, Carloto e compagni entrano in crisi. I giallorossi, oggi in maglia bianca, recuperano metri e già al 28’ ci vuole uno stinco di Di Rocco per salvare sul tiro a botta sicura di Frisenda. Passano solo due minuti però e l’arbitro comincia il suo show personale, concedendo un rigore all’Igea per un lieve contatto in area di Di Rocco su Ancione. Batte Amodeo ed è uno pari. Il Giugliano si smarrisce e soltanto nel finale si ripropone in avanti con Chigou che cade in area per un contrasto e viene ammonizione per simulazione. Il copione non cambia ad inizio ripresa: tigrotti contratti ed i siciliani cercano di approfittarne con Frisenda che sotto porta non trova la deviazione su assist di Amodeo, che aveva tolto il pallone a Di Rocco poco fuori dall’area.
Dellisanti prova a correre ai ripari inserendo Coquin per Buonocore; il vero problema, però, è che l’altro Buonocore, l’arbitro, resta in campo. E così al 18’ può annullare il primo gol di Chigou, viziato da sospetto fuorigioco. La tensione comincia a salire, sia in campo che sugli spalti e mentre i locali perdono la bussola, per fortuna Gragnaniello si conferma reattivo su un bel tiro del solissimo Frisenda. Passano cinque minuti e il Giugliano segna di nuovo; anche stavolta con Chigou ed anche stavolta si vede annullare il gol per un presunto fallo di mano dello stesso attaccante camerunese. Che, essendo già stato ammonito, si becca il secondo cartellino e viene espulso ma, al momento dell’uscita, perde completamente la bussola: prima rivolgendo qualche parolina (non certo dolce) all’arbitro, poi scagliando la sua furia contro ogni cosa che trova sulla sua strada, compresa una barella. Pochi minuti dopo, sotto la doccia lo segue anche il tecnico Dellisanti, che protesta vivacemente per un mani in area di un difensore avversario ed è costretto ad accomodarsi fuori. Con un uomo in meno, i tigrotti insistono alla ricerca del gol in maniera disordinata ma è ancora Gragnaniello ad ergersi a protagonista per un’uscita a kamikaze su Frisenda lanciato a rete. Al fischio finale, Astarita hanno già esaurito da tempo la benzina. Si chiude tra i fischi. Ma il peggio doveva ancora arrivare.
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Serie C2/C, risultati 25/a giornata
GIUGLIANO. Pari ricco di gol, 3-3, tra l’Andria e il Gallipoli, ne approfitta il Taranto corsaro a Modica nella 25/a giornata della C2/C. I risultati: Andria BAT-Gallipoli 3-3; Giugliano-Igea Virtus 1-1; Melfi-Vigor Lamezia 3-1; Modica-Taranto 0-1; Pro Vasto-Potenza 1-0; Rende-Nocerina 2-1; Rieti-Cisco Roma 1-2; Viterbo-Real Marcianise 2-1; Vittoria-Latina 2-1.
