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domenica, Aprile 28, 2024
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MIASMI, I RESIDENTI DI PONTE RICCIO OCCUPANO IL COMUNE DI GIUGLIANO

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GIUGLIANO – Continuano le proteste degli abitanti di Ponte Riccio. Erano circa 150 i residenti del quartiere periferico che ieri mattina hanno occupato il Comune di Giugliano. La causa è sempre la stessa: i miasmi originati dalla discarica Fibe e da quella Resit. La manifestazione è proseguita per tutta la mattinata e destinata a durare “fin quando – urlano i dimostranti – non ci sarà concesso il diritto di respirare”. E’ da tempo ormai che si susseguono manifestazioni da parte degli stessi abitanti a causa dei perpetui odori nauseanti. A Ponte Riccio si concentrano infatti decine di discariche più o meno abusive, un impianto di cdr in continuo sovraccarico, piattaforme per lo stoccaggio delle ecoballe, sversatoi per la raccolta dell’umido. In una delle discariche incriminate sarebbero finiti addirittura i rifiuti tossici bruciati circa due settimane fa in uno sversatoio di San Vitaliano. I residenti sono esausti. Decine i casi di ricovero per malori, nausea, vomito. Ad esasperare gli animi si è aggiunto anche l’inizio dei lavori di stoccaggio alla nona piattaforma, per la quale il Commissariato (in accordo con i residenti sostenuti dal Comitato Ponte Riccio, da Legambiente, Rifondazione Comunista ed Attac) aveva deciso il “congelamento”. “Dovevamo essere consultati prima dell’inizio dei lavori alla nona piattaforma” dichiara Tilde Adamo, pasionaria della rivolta anti-cdr e presidente del Comitato Ponte Riccio. “Gli accordi sottoscritti dinnanzi ai cittadini, neanche due mesi fa – continua – non sono stati messi in atto, cancellati come se niente fosse accaduto, senza avere comunicazioni in merito. Ma noi -conclude – non ci arrenderemo”.

Mentre cala l’attenzione sul cdr – per il quale sono cominciati i lavori di adeguamento – resta grave la situazione ambientale a Ponte Riccio. L’occupazione del Comune non è che il punto di arrivo di una protesta che dura da cinque mesi. Scioperi della fame, incatenamenti, trattative estenuanti con il Commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti. Poi l’accordo del 10 luglio in cui vennero sanciti gli interventi per conformare l’impianto di cdr. Resta ancora aperta la vertenza sulle piattaforme, discariche e bonifica del territorio. Ieri mattina una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal vicecommissario Fabiola De Feo e successivamente dal commissario del Comune, Bruno Pezzuto, che ha assicurato “l’interesse della struttura prefettizia per la questione”. Ma per i residenti non basta. “Non ce la facciamo più a vivere – spiega Rosanna De Marco, vicepresidente del comitato civico – i nostri bambini si ammalano in continuazione. Dateci una casa, una stanza d’albergo per andare via da Ponte Riccio”. La protesta nell’androne del Municipio, fanno sapere, continuerà ad oltranza. Intanto per domenica è stata annunciata una raccolta di firme per “scongiurare l’attivazione della nuova discarica Fibe a via Grotta dell’Olmo”. Sul piede di guerra Rifondazione Comunista, Attac, Legambiente ed i comitati civici “ProLiterna-Varcaturo” e “Liternum oggi-Lago Patria”.

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