Johannesburg, si chiude il vertice

Cala il sipario al summit mondiale per lo sviluppo sostenibile.
Veti incrociati consentono solo una dichiarazione d’intenti.
Cala il sipario sul vertice sudafricano sullo “sviluppo sostenibile”. Con l’adozione della ‘dichiarazione di Johannesburg” il summit mondiale ha prodotto, tra molte polemiche, un piano d’azione che indica poche scadenze precise, al punto che molte ong hanno abbandonato per protesta la conferenza.
Il risultato più importante è stato il disco verde dato al protocollo di Kyoto, con la prossima ratifica annunciata dalla Russia e la disponibilità di Cina e Australia e Canada a fare altrettanto. Contestazioni marcate per l’amministrazione Bush: l’inviato Usa al vertice, Colin Powell è stato ripetutamente fischiato durante il suo discorso.
Nel corso del convegno i veti incrociati hanno impedito che su questioni cruciali, come le fonti rinnovabili di energia, si andasse infatti oltre generiche raccomandazioni.
Una scadenza è stata invece indicata per l’acqua, dove e’ passata la proposta europea sul dimezzamento entro il 2015 del numero di persone che non hanno accesso all’acqua potabile e purificata.