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venerdì, Aprile 26, 2024
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AGRICOLTURA: DALLA PROVINCIA «GUERRA» AI PRODOTTI SENZA RINTRACCIABILITA’

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Mele, banane, albicocche e arance provenienti dal Brasile e dall’Egitto stanno invadendo, ad insaputa dei consumatori, le tavole dei napoletani. L’allarme e’ stato lanciato dall’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Napoli e dalla Federconsumatori della Campania, nel corso di una conferenza stampa svoltasi oggi nella sede della Provincia di piazza Matteotti. I prodotti, alcuni dei quali, in particolare quelli provenienti dal Brasile, Ogm (organismi geneticamente modificati), vengono venduti come ”nostrani” da numerosi commercianti, per i quali da adesso scatteranno controlli serrati ed eventualmente pesanti sanzioni.
”Nei mesi scorsi abbiamo registrato una vera e propria invasione di prodotti dal Brasile e dall’Egitto- ha detto l’assessore Francesco Emilio Borrelli- il tutto con la complicita’ di alcuni commercianti che poi non segnalano, come previsto dalla legge, la tracciabilita’ del prodotto esposto”. Gia’ lo scorso anno la Provincia di Napoli, in accordo con Federconsumatori e le associazioni di categoria, aveva firmato un Protocollo di intesa che prevedeva tra l’altro la distrubuzione di oltre 50mila ”paline”, sulle quali i commercianti erano tenuti ad esporre la provenienza del prodotto e il relativo prezzo. I controlli successivi miravano piu’ che altro ad ”invogliare” il commerciante ad attenersi alle regole”Da ora in avanti si cambia- ha spiegato l’assessore- i controlli saranno piu’ serrati e scatteranno, in caso di inadempienza, le denunce per i negozianti”. Intanto Borrelli ribadisce la necessita’ di chiedere alla Regione ”l’istituzione di un’Agenzia per l’alimentazione’, un soggetto- ha detto l’assessore- che sia preposto a all’esercizio delle funzioni per la prevenzione collettiva nel settore agroalimentare”. All’incontro di oggi ha preso parte anche il presidente di federconsumatori Campania Benedetto Di Meglio.
”Molti cittadini ci hanno segnalato situazioni in cui hanno acquistato prodotti dalla dubbia provenienza- ha detto- spesso mele brasiliane vengono vendute come mele di Giugliano. A questi consumatori noi diciamo di boicottare i commercianti che non espongono le ‘paline’ identificative del prodotto e di recarsi da altri fruttivendoli”. I controlli, che potrebbero far scattare sanzioni fino a 15mila euro, verranno effettuati dalla polizia provinciale. ”Nei prossimi giorni completeremo una mappatura del territorio- ha detto il comandante della polizia Sergio Costa- un gruppo specializzato eseguira’ controlli a campione negli esercizi commerciali. Sotto osservazione ci saranno anche i negozi che espongono regolarmente i cartellini, per verificarne l’autenticita”’.

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