«Hai visto, gli abbiamo schiattato la capa, si voleva pigliare tutto lui». Furono queste le parole di Raffaele Bonavolta detto “Cenzone”, arrestato per essere il killer di Paolillo e Scognamiglio. Lo racconta un pentito. Raffaele Liberti, nato e cresciuto a Miano,con un legame ai “capitoni”. Vincenzo Bonavolta si vanta con Raffaele Liberti, lo specchiettista che si è pentito.
.Il movente è da collegare al pentimento di Salvatore Lo Russo e alle conseguenze che questo pentimento ha determinato all’interno del clan in quanto Mario Lo Russo, fratello di Salvatore, non voleva più che Antonio fosse il reggente del clan ed impose la figura di Scognamiglio e di Gennaro Palumbo. Antonio Lo Russo ovviamente non ha accettato di essere messo da parte e per far valere la sua forza, di tutta risposta, ha uccidere i due. Scognamiglio aveva creato un suo gruppo composto da Francesco Sabatino figlio di Ettore, Antonio Buono, Paolillo, Raffaele, fratello di Marco Corona. Gennaro Palumbo si è salvato perché è stato più furbo e ha continuato a parlare a nome di Antonio Lo Russo.
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