Costruzione infrastrutture primarie di via Orazio: l’esclusione per informativa antimafia positiva, della ditta vincitrice della gara di appalto, l’impresa Prg costruzioni Sas di Raffaele Palmese & C., di Casal di Principe, è illegittima. Lo ha sentenziato il Tar di Napoli, prima sezione, che ha accolto il ricorso della ditta casalese, mettendo ko il provvedimento del dirigente del terzo settore, ufficio Lavori Pubblici, del Comune di Mugnano.
Il tribunale di piazza Municipio ha condannato il ministero dell’Interno e, quindi, il prefetto Renato Profili, a pagare alla società ricorrente 2mila euro per le spese di giudizio. Il ricorso era diretto contro l’informativa antimafia inviata al comune di Mugnano dall’Ufficio territoriale di governo di Napoli. La nota prefettizia segnalava che P.G., socio accomandante della ditta vincitrice dell’appalto, sarebbe stato segnalato dalla stazione dei carabinieri di Noia, più di dieci anni fa, per reati di droga. A tale segnalazione, peraltro, non erano seguite indagini né l’avvio di procedimento penale.
Dopo l’informativa antimafia, il comune di Mugnano escludeva l’Impresa Prg Costruzioni ed aggiudicava l’appalto alla «Di Tella», seconda classificata nel pubblico incanto. Il Tar ha sentenziato che il ricorso, predisposto dall’avvocato Renato Labriola, è fondato. La nota prefettizia è stata ritenuta dai giudici lllegittima per carenza di motivazione in quanto non ha dimostrato collegamenti dell’impresa con la criminalità organizzata. Si è appreso, intanto, che nel 1994 il socio PG., denunziato a piede libero dai carabinieri, era stato trovato in possesso di uno spinello. La relativa denunzia non era sfociata in alcun procedimento penale, bensì in una semplice segnalazione amministrativa.
SABATO LEO
Il Mattino – 10 DIC 2006
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