GIUGLIANO – Li hanno sorpresi mentre alla guida del camion della ditta di trasporti farmaucetici di cui sono dipendenti andavano in giro a consegnare le medicine rubate poco prima ad una società farmaceutica. In manette, con l’accusa di ricettazione, due corrieri. Sono Salvatore Capasso, 30 anni, e Michele Antonio Caiazza, 27 anni. Il primo è residente a Marano, il secondo a Mugnano. Entrambi sono incensurati e dipendenti della ditta Tonacci farmaceutici di Mugnano, all’insaputa della quale ed utilizzandone i mezzi, avevano messo su una fiorente attività secondaria.
I due, utilizzando le bolle di accompagnamento fornite dalla società, avevano trovato il sistema per trasportare a destinazione prodotti farmaceutici rubati ma sono però incaccapi nei controlli dei carabinieri del Nas, che li tenevano d’occhio da qualche tempo e che li hanno arrestati dopo aver accertato che il carico da loro trasportato era stato rapinato poche ore prima a Giugliano, in via Madonna delle Grazie, ad un corriere farmaceutico della ditta Fardea di Casalnuovo che avrebbe dovuto consegnarlo ad alcune farmacie di Giugliano. Il corriere, era stato sequestrato e poi rilasciato nelle campagne.
Per i militari del Nas, i due arrestati farebbero parte di una banda bene organizzata ed avrebbero utilizzato la conoscenza dei canali ufficiali di rifornimento dei farmaci per piazzare quelli di provenienza illecita. I due si incontravano con i complici-rapinatori, probabilmente in un deposito nelle campagne tra Giugliano e Mugnano, poco dopo i colpi e trasbordavano la refurtiva dal camion rubato a quello della ditta Tonacci, provvedendo poi alla consegna presso le farmacie precedentemente contattate.
Il sistema sembrava perfetto. Anche se fossero stati fermati ad un controllo, i due avrebbero potuto esibire regolari bolle d’accompagnamento. I militari stanno ora cercando di identificare i ricettatori. Il sospetto è che possa trattarsi di farmacisti del Giuglianese. I carabinieri stanno, quindi, effettuando controlli presso le farmacie con le quali Capasso e Caiazza avevano normalmente rapporti per verificare se , appunto, quei farmaci sono stati poi venduti.
Da tempo, i Nas hanno intensificato i controlli sul mercato illegale di farmaci, avviando un’intensa attività d’intelligence che ha portato dal 2000 ad oggi a ben 146 arresti, colpendo duramente le organizzazioni criminali che si nascondono dietro questo redditizio traffico. La reimmissione sul mercato dei farmaci rubati, oltre che recare danno al mercato legale, all’erario ed al servizio sanitario nazionale, costituisce anche un pericolo per la salute dei cittadini. La merce spesso viene stoccata in depositi privi delle più elementari norme igienico-sanitarie e per questo suscettibili di alterazioni che possono inficiarne l’efficacia terapeutica o renderli dannosi.
IL MATTINO – 10 ottobre 2002
