Doveva essere un consiglio comunale tecnico, ma come spesso accade in politica nulla è scontato. Ed infatti la seduta di ieri è stata ricca di spunti interessanti. A partire dall’ennesima frizione in maggioranza emersa durante la votazione dell’ordine del giorno riguardante l’implementazione dell’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi. Ma andiamo con ordine. Il Consiglio era iniziato con la protesta del comitato disoccupati i quali hanno protestato con megafoni e striscioni sia all’esterno della casa comunale che fuori:”Vogliamo lavoro e bonifiche sotto il controllo popolare, mai più impianti di rifiuti”, hanno gridato i manifestanti i quali hanno chiesto chiarezza sulla questione ambientale.
Dopo le scaramucce sull’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, si è arrivati al punto dell’esternalizzazione del servizio tributi. Dubbi e perplessità sulla proposta sono stati sollevati dall’opposizione e fin qui, diciamo, sarebbe quasi una prassi ma il colpo di scena c’è stato quando al momento della votazione ben tre esponenti della maggioranza (Giuseppe d’Alterio dei Verdi, Aniello Cecere di Giugliano Libera e Gennaro Di Gennaro ex Ncd) hanno scelto di astenersi, peraltro senza motivare la loro posizione, scatenando la reazione del collega di banchi Tartarone (Udc) il quale ha chiesto che la seduta venisse sospesa per venti minuti per fare chiarezza in seno alla maggioranza. Nonostante la contrarietà del collega di maggioranza Franco Carlea ed altri colleghi, l’Assise è stata sospesa. Cosa è accaduto in quei venti minuti non è dato saperlo. Sicuramente c’è stato un confronto visto gli ultimi episodi che hanno portato la maggioranza a dividersi e ad astenersi.
Evidenti segnali che
qualcosa non va all’interno della coalizione che sostiene il sindaco Poziello, alle prese con le consultazioni per l’atteso rimpasto di giunta, più volte annunciato ma sempre rinviato. Dopo il black out, il Consiglio è ripreso e la maggioranza è ritornata a votare compatta gli altri ordini del giorno anche se c’è da sottolineare che si trattava di punti tecnici e poco politici.
Le varie anime della maggioranza hanno più volte esternato la necessità di cambiare passo e di rilanciare l’azione amministrativa, attraverso non solo un cambio di squadra ma soprattutto di priorità programmatiche. Il sindaco, dal canto suo, si è detto sempre tranquillo e che ci sono le consultazioni in corso per il normale tagliando di metà legislatura. L’impasse nella macchina amministrativa, però, è evidente, così come le frizioni all’interno della maggioranza. Temi fondamentali per il futuro della città di Giugliano come Puc, mercato ortrofrutticolo, commercio, ambiente sono messi da parte. SI preferisce gestire l’ordinario e vivacchiare. Finchè la barca va…
