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venerdì, Aprile 26, 2024
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Capoclan latitante di Sant’Antimo ferito e bloccato dopo sparatoria: la foto di Filippo Ronga

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E’ finita la latitanza di Filippo Ronga, ras di Sant’Antimo. I carabinieri di Giugliano sono riusciti ad arrestarlo in serata. E’ accaduto tutto in pochi minuti, Ronga, esponente dei Ranucci, era ricercato dal 2013 e gli inquirenti erano da tempo sulle sue tracce. E’ stato fermato dopo essere stato ferito in una sparatoria avvenuta con i carabinieri a Formia, nel basso Lazio.
Le sue condizioni restano stabili, dopo l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto nella notte, essendo stato ferito al torace destro ed alla gamba nel corso dell’intervento ‘firmato’ dai carabinieri della compagnia di Giugliano (diretti dal capitano Antonio De Lise).
Il reggente del clan camorristico Ranucci operante a Sant’Antimo in provincia di Napoli, è stato sottoposto l’altro ieri notte ad un intervento chirurgico, dopo aver riportato gravi ferite al torace ed una lieve alla gamba per colpi di arma da fuoco. Operazione durata oltre due ore.
Intanto si indaga sui possibili complici che ne hanno favorito la latitanza.

Quello di Ronga è un profilo di altissimo spessore criminale: considerato a capo di una delle fazioni che in questi mesi si stanno affrontando nell’area a nord di Napoli, Ronga era ricercato dal 2013, da quando nei suoi confronti fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare dal tribunale di Napoli. Nei suoi confronti inoltre sussiste un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino per la pena di 4 anni di reclusione per tentata rapina aggravata e concorso in porto abusivo di armi. Ronga è innanzitutto considerato l’ispiratore della faida che sta dilaniando Sant’Antimo.
La sua voglia di conquistare il potere dopo il vuoto lasciato in seguito agli arresti di boss e gregari del clan Puca ha scatenato, secondo gli inquirenti, le fibrillazioni sul territorio. E in effetti l’ala Ronga dei Ranucci si era armata, forse per difendersi dopo i raid intimidatori degli ultimi tempi. In manette nell’agosto dello scorso anno finirono tre persone tutte imparentate con Filippo Ronga. Tutto nacquea un posto di blocco forzato da parte di due persone legate al ras. I due infatti erano in sella a una potente Suzuki lungo via Primavera, quando non si fermarono all’alt imposto dai carabinieri della locale tenenza. Ne scaturì un inseguimento che vide i carabinieri bloccare i due dopo poco. Sottoposti a perquisizione, nel marsupio di uno dei due fu trovata una pistola scenica senza tappo rosso con una cartuccia calibro 9 inserita nel caricatore.

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