Anche quest’anno la notte bianca del liceo classico ha avuto vita, contemporaneamente, in quasi 400 istituti italiani, tra rappresentazioni teatrali, letture e concerti ispirate o dimostrative del mondo antico. Giunto alla sua quarta edizione, l’evento ideato da Rocco Schembra (docente di latino e greco di Acireale) è ormai un classico – perdonate il gioco di parole – delle attività extracurriculari nazionali. E come avevamo raccontato lo scorso anno, il liceo “Renato Cartesio” di Villaricca aderisce a pieni titoli alla manifestazione, con un’organizzazione “ad hoc” per la rappresentazione.
Coinvolgendo tutte le materie scolastiche, il tema della nottata è stato “il labirinto”, sviluppato in maniera trasversale: drammatizzazioni, balli e canti hanno raccontato vari autori e varie sfaccettature del tema di cui sopra, spaziando dalla passione amorosa di Paolo e Francesca (emblema della Commedia dantesca) fino ad arrivare all’interpretazione di Calvino del labirinto nell’Orlando Furioso , in particolare all’interno dell’episodio del “palazzo incantato di Atlante”. E a tal proposito Nel 1980, Calvino, ribadisce la sua fiducia nei confronti delle lettere, elevandole a strumento indispensabile per uscire dal labirinto-realtà.
Prima di iniziare lo spettacolo vero e proprio, inoltre, alle 17:30 è stata fatta accoglienza per i ragazzi delle scuole medie e prossimi all’iscrizione superiore, unita al gioco del labirinto di Cnosso, in una sorta di orientamento ad effetto. La serata è proseguita prima con una sfilata al Pantheon, allestito nella zona-retro dell’istituto, poi con la recitazione di un passo dell’Amleto di Shakespeare e infine con dei riferimenti ad “Alice nel paese delle meraviglie”.
Il professor Franco e la professoressa Arnaudo, due tra i principali organizzatori dell’evento, a fine spettacolo non hanno nascosto la soddisfazione di aver visto un pubblico maggiore rispetto allo scorso anno, a testimonianza di una crescita globale collettiva e di un’ottima campagna di informazione e diffusione. Ancora una volta un grande successo per il Renato Cartesio e per il liceo classico.