“Non ho più denaro per pagare gli avvocati, revoco la nomina ai miei due legali Cola e Raucci, da tempo mi difendono gratis: non li pago da mesi”. Sono queste le parole del super boss Zagaria, evidentemente stizzito. Il capo dei Casalesi ha deciso di rinunciare ad essere rappresentato da una toga in un processo rispedito a Napoli dalla Cassazione, e ha chiesto al presidente del collegio di nominare un difensore d’ufficio.
Michele Zagaria per l’ennesima volta ha puntato il dito contro i magistrati della procura Antimafia. “Hanno arrestato tutti i miei familiari, non c’è nessuno che può andare a parlare con i legali – dice il boss – Io sono innocente e mi affido alle mani della corte, nutro piena fiducia nella giustizia. La Dda vuole il mio pentimento, per questo io vivo isolato dal mondo”. Così conclude, specificando le sue condizioni carcerarie al carcere duro. «Ci sono quattro livelli di carcere duro – ha minuziosamente raccontato – a me viene applicato il peggiore. E dopo questa mia affermazione in aula sarà ancora peggio, ma non mi interessa, dovevo dire delle cose».