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domenica, Aprile 28, 2024
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«E ORA BUTTATE LA CHIAVE» LO SFOGO DI VITTORIO IL MARITO DI PIERA

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Quarantott’ore di lavoro ininterrotto da parte dei Carabinieri di Giugliano, agli ordini del capitano Gaetano de Biase e dal tenente Massimiliano Russo, coordinati dal comandante del gruppo di Castello di Cisterna, il colonnello Aldo Saltalamacchia e dal comandande provinciale colonnello Gaetano Maruccia, per identificare e arrestare il 33enne di origini bosniache Franko Hadzovic, presunto omicida di Piera Calanna, travolta in retromarcia durante la rapina dell’automobile della figlia Lisa Odierno. «Non riuscivo a credere di ritrovarmi di fronte all’assassino di mia mamma – spiega Lisa – ma poi ho visto mio fratello e mi sono fatta coraggio. E allora l’ho guardato: “E’ lui” ho detto al capitano». Il giovane rom è nato a Sarajevo nel 1974 e in Italia ha collezionato ben 13 arresti per furto, ricettazione e violazione delle norme sull’immigrazione. Abita insieme alla moglie e i suoi 7 figli in una casetta di legno ai margini della zona Asi di Giugliano, dove ogni giorno passano i camion colmi di rifiuti che trasudano percolato lasciando un odore di putrefazione che sfida i migliori stomaci, diretti al Cdr. La moglie lo attende fuori della caserma dei Carabinieri: «mio marito è innocente – afferma la donna – quella mattina si è svegliato a mezzogiorno e siamo usciti insieme a fare la spessa. State prendendo un abbaglio». Ma allora perché stava scappando? I Carabinieri lo hanno sorpreso in un camper a Castel Volturno, ben lontano dal campo 3 dei nomadi di Giugliano. Per il suo arresto sono stati messi in campo elicotteri, unità cinofile e gli agenti speciali della Compagnia di intervento operativo; le sue impronte saranno confrontate con quelle ritrovate sulla Punto rubata, lasciata dai banditi a poche centinaia di metri dal luogo dell’omicidio di Piera. Ora è caccia aperta al complice, gli inquirenti starebbero cercando una Opel Astra di colore bianco.
«E adesso buttate la chiave» è il titolo della prima pagina di questa mattina del «Notiziario news dei comuni flegrei» edito da Vittorio Odierno, il marito di Piera: «Spero solo che il meritevole lavoro svolto dalle forze dell’ordine, non si vanifichi nelle smagliature della giustizia», ha fatto sapere ai giornalisti. Ecco il perché di quel titolo, buttate la chiave perché non esca con condoni, sconti di pena e altre agevolazioni.
Temono la ritorsione gli oltre seicento nomadi che vivono nei campi intorno alla zona Asi di Giugliano. E’ una bomba ad orologeria pronta a esplodere, basterebbe una scintilla per innescare la voglia di vendetta e aggiungere tragedia a tragedia. I familiari di Franko sanno che le accuse nei suoi confronti sono terribili, «perché stava scappando?». Difenderlo dunque sembra impossibile.

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