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giovedì, Maggio 2, 2024
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BERTOLASO RIMETTE IL MANDATO NELLE MANI DI PRODI

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È sempre più critica la situazione sul fronte dell’emergenza rifiuti in Campania. La provincia di Napoli è senz’altro quella dove si registrano in maggiori problemi. Per tutta la giornata di ieri i Vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per spegnere centinaia di incendi (uno ogni dieci minuti) tra Melito, Sant’Antimo e Casoria. Gli automezzi dei pompieri hanno bagnato con gli idranti i cumuli di spazzatura non ancora bruciati ed esortano i residenti delle zone dove la presenza dei rifiuti è maggiore, a non incendiarli, in quanto le sostanze emesse dalla combustione, tra cui la diossina, sono altamente nocive. Intanto si è svolta ieri pomeriggio la manifestazione regionale contro le discariche, in Piazza Garibaldi a Napoli, il corteo si è snodato alle 15,30 e hanno sfilato circa seimila persone, tra i quali, Padre Alex Zanotelli, i parlamentari Francesco Caruso e Tommaso Sodano di Rifondazione Comunista e tantissime persone venute dalle zone dove il fronte contro le discariche è più acceso: Serre, Terzigno e dal triangolo Giugliano-Villaricca-Qualiano. L’associazione Attac F.P. di Giugliano, ha fatto girare una copia della pagina de “Il Mattino” del 26 ottobre 1980, pochi giorni dopo il terremoto, che intitolava a tutta pagina “FATE PRESTO”, modificata e aggiornata con le questioni legate all’emergenza rifiuti, tra cui un riferimento all’aumento del 14% delle malattie tumorali nelle aree delle discariche.
Sul fronte politico la decisione del Ministero dell’Ambiente di opporsi alla scelta di Serre, approvando lo spostamento del sito destinato a discarica da “Valle della Masseria” a “Macchia Soprana” ha fatto andare Bertolaso su tutte le furie. Il commissario straordinario per l’emergenza rifiuti, ha consegnato una lettera di dimissioni nelle mani del presidente del consiglio Romano Prodi che non nasconde una certa irritazione per la posizione assunta dal commissario: «Ormai sta diventando una questione personale con il ministro dell’ambiente. E questo non posso accettarlo».
A Taverna del Re dopo l’intervento della Procura per la rimozione dei sigilli, imposti dal comune di Giugliano, si continua a lavorare con le ruspe e la piattaforma di stoccaggio si allarga di 500 metri quadri al giorno, pronta per accogliere altre ecoballe, che finiranno per sostare senza limiti di tempo, accatastate una sopra l’altra per formare grandi piramidi di rifiuti. Per Cava Riconta si attende il 26 maggio per la chiusura, ma i miasmi intorno alla discarica sono a livelli elevatissimi, per tutta la giornata di ieri il cattivo odore ha invaso il territorio di Qualiano, arrivando a toccare anche zone periferiche di Villaricca ai margini della circumvallazione esterna.

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