MARAN– Oltre cinque tonnellate di fuochi d’artificio, in gran parte di genere proibito, sono state sequestrate dalla polizia a Marano nel corso di una vasta operazione contro i petardi illegali. Tre persone sono state denunciate. Il sequestro è stato eseguito dalla polizia in un casolare nelle campagne di Marano, alle porte del capoluogo partenopeo, dove gli agenti hanno fatto irruzione in un laboratorio artigianale sorprendendo tre persone intente a confezionare e stoccare fuochi d’artificio vietati senza alcun rispetto delle norme di sicurezza. I poliziotti hanno rinvenuto cinque tonnellate di fuochi, metà delle quali vietate: bombe carta, cipolle e tracchi ad altissimo potenziale. Denunciati i tre “operai”. E’ in assoluto il più grande sequestro di droga di quest’anno nel Giuglianese. C’è da scommettersi che l’avvicinarsi della notte di San Silvestro porti a nuove confische di materiale illecito.
IL PRECEDENTE – Non è il primo sequestro di botti quest’anno a Marano. Circa una ventina di giorni fa, gli agenti della divisione amministrativa e sociale della questura di Napoli hanno sequestrato due quintali di fuochi artificiali del genere proibito in una fabbrica di Marano. Durante un controllo effettuato dalla polizia nel fabbricato, regolarmente autorizzato alla produzione di fuochi artificiali, gli agenti hanno scoperto che in uno dei casotti utilizzati per le lavorazioni, vi erano custoditi circa 500 trac, oltre 4.000 “rendini”, e alcune centinaia di botti semilavorati. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro ed il titolare è stato denunciato. I poliziotti hanno inoltre scoperto che i quattro operai impiegati nella fabbrica non erano in regola con le norme per la sicurezza sul lavoro.
