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QUALIANO, SCHIANO POTREBBE DIMETTERSI

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QUALIANO – Schiano potrebbe dimettersi. La notizia manca ancora di conferme ufficiali. Ad avvalorarla sono soltanto le voci. Insistenti. Continue. Ripetute. L’abbandono dell’incarico di sindaco non sarebbe che il primo passo di un disegno più grande, curato fin nei minimi dettagli. Il primo cittadino di Qualiano mira, infatti, ad una poltrona in Consiglio Regionale. Le dimissioni gli consentirebbero di avanzare la propria candidatura nelle liste di Forza Italia. Se il partito azzurro, nel quale Michele Schiano di Visconti gode di appoggi “che contano”, dovesse accettarla, non gli resterebbe che “sperare” nella bontà degli elettori. Se invece la segreteria di Forza Italia dovesse respingere il suo nome dalla lista degli aspiranti, le dimissioni preventive gli aprirebbero la strada ad un nuovo mandato comunale. Con il commissariamento del Comune di Qualiano, a seguito delle sue dimissioni da sindaco e il derivante azzeramento della Giunta, Schiano potrebbe infatti riproporsi alla tornata elettorale post –commissariamento. Un’ipotesi tutt’altro che fantomatica.

Qualche anno fa, Hegel, chiunque fosse, pronunciò una frase che suonava pressappoco in questo modo: “Ciò che è reale è razionale. Ciò che è razionale è reale”. L’idea delle dimissioni può apparire quasi irreale, ad oggi non si basa su nessun fatto concreto se non su delle banali, per quanto logiche questioni come quelle fin qui supposte.

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Restituendo il mandato di Primo Cittadino, Schiano conserverebbe un’ultima carta per non restare fuori dai giochi. “Se va male alla Regione, posso sempre tornare a fare il sindaco di Qualiano” avrà pensato l’astuto amministratore, di sicuro uno dei più vivaci e grintosi della covata locale di Berlusconi.

A spingere il sindaco a rassegnare le dimissioni, potrebbero anche essere i continui malumori che da mesi tormentano la maggioranza: piccole guerre intestine fra le diverse anime dei partiti della Casa delle Libertà. Nell’ultimo consiglio comunale, l’intera maggioranza (14 consiglieri più sindaco e presidente del Consiglio Comunale) è stata umiliata e messa sotto i piedi da un unico consigliere dell’opposizione, Raffaele Del Giudice (Ds).

Andrea Cacciapuoti – Il Notiziario 19 dicembre 2002

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