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venerdì, Aprile 26, 2024
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TERRITORIO IN EMERGENZA, PARTE IL PROGETTO AGENDA 21

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NAPOLI- CASERTA – Un forum permanente e la realizzazione di un rapporto sullo stato dell’ambiente dei comuni per migliorare i processi volti a garantire la sostenibilità dello sviluppo e per aumentare la comprensione dei trend, delle condizioni, delle cause e delle conseguenze delle questioni ambientali da parte dei territori. Parte da qui l’accordo di programma che coinvolge 11 comuni, una popolazione di oltre 200mila persone e un’estensione territoriale di circa 500 chilometri quadrati tra le province di Caserta e Napoli. È l’ultimo nato degli accordi succedutisi, talvolta in modo inflazionistico, in diversi comuni dell’area del basso Volturno e dell’area domizia in questi ultimi anni. Eppure la sua peculiarità lo rende particolarmente significativo perchè vuole, in questo territorio sventrato e saccheggiato, preda delle ecomafie, concorrere a creare una nuova coscienza di sviluppo sostenibile ed una nuova sensibilità per l’ambiente, come risorsa e come momento di rilancio economico del territorio. Si chiama Progetto Agenda 21 per lo sviluppo sostenibile del basso Volturno e del litorale domizio. Mette insieme i comuni di Castelvolturno (capofila), Giugliano in Campania, Casal di Principe, Villa Literno, Grazzanise, S. Maria la Fossa, Cancello ed Arnone, Cellole e Francolise. Si tratta di un processo che deve portare a «elaborare piani di sviluppo sostenibili attraverso politiche che generino concreti cambiamenti sia nell’organizzazione dei territori che nella vita quotidiana delle persone. Le azioni si concentrano primariamente sulle componenti ambientali come prima tappa del cambiamento dei modelli di relazione tra società e risorse».
«L’Agenda 21 – dice Antonio Scalzone, sindaco di Castelvolturno, comune capofila – punta, attraverso il supporto anche del Parco Industrale a intercettare i finanziamenti della Cominità Europea e del Ministero dell’Ambiente (circa 150mila euro) per la diffusione della cultura ambientale attraverso una serie di iniziative, di manifestazioni finalizzate a formare e informare (importante il ruolo della scuola) perché l’ambiente possa divenire veramente una risorsa e fonte di occupazione». Il programma passa puntalmente in rassegna i problemi e le questioni più impellenti presenti nelle due aree prese in considerazione: area domizia e del basso Volturno. È proprio in quest’ultima area che è possibile «segnalare il fenomeno dell’inquinamento del terreno dovuto ai numerosi allevamenti bufalini presenti e di conseguenza delle falde». A ciò si aggiunge il cosidetto fenomeno dell’inquinamento del territorio derivante dal traffico dei rifiuti tossici e nocivi da parte dell’ecomafia. Durante l’attivazione di Agenda 21 è prevista «una campagna informativa per il grande pubblico attraverso un pieghevole per presentare l’inziativa, la pubblicazione di una newsletter per approfondimenti tematici, una campagna mirata alle categorie economiche, sindacali e dell’associazionismo, attraverso la somministrazione di un questionario.



GIAMMICHELE ABBATE – Il Mattino 3 dicembre 2002




http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20030103/CASERTA/CASERTA/APRIaa.htm

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