Si è conclusa una brutta vicenda di violenze in famiglia che hanno visto protagonista un 32enne di Scampia. L’uomo, finito poi ai domiciliari, è andato a processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni aggravate ai danni della moglie. I reati commessi dal 2018 e fino al 5 ottobre 2023).
Nel 2020 la vittima, dopo la denuncia delle violenze subite, venne collocata in una struttura protetta insieme ai due figli minori. L’imputato, che non è a conoscenza del collocamento in struttura della moglie, era disperato tanto da ricorrere alla trasmissione televisiva “Chi l’ha Visto”, dove lanciò un appello disperato, tanto che la moglie, dopo circa un mese, decise di far rientro a casa.
Dopo un primo periodo (durato circa un anno) l’imputato tornò di nuovo a compiere condotte violente ai danni della moglie fino all’episodio cardine della vicenda verificatosi in data 05/10/2023 a seguito del quale la donna riportava delle lesioni personali gravi e l’imputato venne sottoposto ai domiciliari.
La moglie denunciò non solo i maltrattamenti ma anche le presunte violenze sessuali subite nel corso della convivenza.
Dopo una lunga istruttoria dibattimentale, l’audizione di numerosi testi sia dell’accusa che della difesa, c’è stata la richiesta di condanna da parte del Pubblico Ministero alla pena di anni 8 mesi. Il Tribunale di Napoli, accogliendo le argomentazioni difensive (avv. Marco Ippolito e Avv. Ferdinando Mele) hanno assolto l’uomo dal grave reato di violenza sessuale e lo ha condannato solo per la residua imputazione di maltrattamenti alla pena di anni 4 di reclusione.
