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venerdì, Aprile 26, 2024
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Abbattimenti a casa del ragazzo disabile a Secondigliano, il papà: “Mio figlio non mangia da due giorni”

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Alla fine, quanto si temeva è avvenuto: sono iniziate questa mattina le operazioni di abbattimento dei manufatti ritenuti abusivi dell’abitazione di Ciro Monti, il 38enne di Secondigliano costretto su una sedia a rotelle i cui familiari e amici avevano lanciato attraverso InterNapoli.it un appello affinché il decreto della Procura di Napoli relativo all’eliminazione della parte casa di Traversa Scippa 29 costruita senza autorizzazione fosse bloccato. Le ruspe, legittimate dal provvedimento dei giudici che beninteso è rispettoso della legge e dunque inoppugnabile, sono entrate in azione già dalle prime ore del mattino cominciando a distruggere il bagno, la cucina e il terrazzino sorti decenni fa in modo improprio.
L’abbattimento non è ancora concluso e continuerà nei prossimi giorni. Parlando al nostro sito Rocco Monti, il papà di Ciro, aveva ammesso di aver realizzato abusivamente una cinquantina di metri di nuovi spazi in un’altra area della casa colonica unicamente per venire incontro alle esigenze di suo figlio. Ora, afferma Rocco, «devo pensare a stare vicino a Ciro che, nonostante non possa parlare a causa della malattia, ha capito perfettamente cosa sta succedendo. Sono due giorni che non mangia ed è alquanto nervoso. Anche io sono a pezzi e soffro d’insonnia da almeno 3 mesi. Senza dimenticare che mia moglie è affetta da Alzheimer. Le istituzioni non ci possono abbandonare così, mi diano una mano».
Il signor Monti poi ribadisce: «So di aver fatto una cosa contro la legge non cercando di ottenere i permessi o fare domanda di condono, ma ho pensato soltanto a far stare meglio Ciro». Secondo la versione di Rocco, che comunque dovrebbe trovare conferma e quindi è d’obbligo il condizionale, «quando i vigili sono venuti anni fa non hanno mai messo i sigilli alla parte della casa ora oggetto di abbattimento ed io, ingenuamente, sono andato avanti a costruire il bagno, la cucina e il terrazzino convinto delle mie azioni. I primi lavori li ho fatti a metà anni ’80 e poi degli altri alla fine degli anni ’90. Adesso sono affranto ma continuerò a combattere e a trovare delle soluzioni».
Possibile richiesta di autorizzazioni per costruire altri spazi? Si vedrà, intanto Rocco conferma di «non voler portare in alcun istituto Ciro, per lui rappresenterebbe la fine perché non può stare lontano. Già in altre circostanze è successo che persone nelle condizioni simili alle sue siano state lasciate sole dai familiari una volta trasferiti nei centri». In ogni caso, gli uffici dell’Assessorato al Welfare del Comune di Napoli (che ha margini di manovra praticamente azzerati quando un provvedimento di abbattimento è emesso dalla Procura, quindi un organo giudiziario) retto ora da Monica Buonanno stanno cercando una soluzione per tutelare Ciro e la sua particolare condizione.

Una speranza per Ciro Monti, il ragazzo disabile di Secondigliano potrebbe avere un nuovo alloggio

Come raccontato da InterNapoli.it, il papà dell’uomo, Rocco, decenni fa allargò l’abitazione aggiungendo un’altra cinquantina di metri composta da un bagno per disabili, una cucina e un balconcino dove Ciro trova più facilità di movimento. Ma gli spazi, per stessa ammissione del padre, sorsero senza le necessarie autorizzazioni e dunque gli organi preposti hanno disposto l’abbattimento che potrebbe avvenire già nei prossimi giorni.

Va comunque sottolineato come l’eventuale assegnazione di una casa popolare avverrebbe dopo l’analisi del caso e il rispetto di tutti i requisiti che legano l’edilizia residenziale pubblica. In mattinata, intanto, Ciro Monti ha ricevuto in casa la visita dell’assessore comunale al Welfare Roberta Gaeta che si sta interessando approfonditamente al caso e trovare una soluzione con i servizi sociali a tutela di Ciro.

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