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domenica, Aprile 28, 2024
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Agguato a De Martino, era uscito dal carcere di Secondigliano per un permesso premio

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Era uscito per un permesso premio dal carcere di Secondigliano, Francesco De Martino  classe 1969, è stato ferito alla natica poco prima delle 19 in via Montale a Napoli in circostanze ancora da chiarire.
Accompagnato a Villa Betania, lì è stato medicato.
L’uomo era stato riconosciuto e denunciato in mattinata dalla Polizia di Stato assieme ad altre tre persone. I quattro sono stati sorpresi in sella a due scooter armati di pistole e di un mitra. Si accingevano con ogni probabilità a mettere in atto una ‘stesa’ nel quartiere Ponticelli.

L’intervento dei poliziotti che hanno intimato l’alt ai quattro ha scompaginato i loro piani. Tutti sono stati denunciati in stato di irreperibilità. Infatti non sono stati trovati nelle loro case) e per possesso abusivo di arma da fuoco. Indagini sono in corso da parte della Squadra Mobile e del commissariato di polizia di Ponticelli.

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Le indagini

E’ sul lotto O che sono concentrate le indagini degli agenti della squadra mobile e del commissariato di Ponticelli. Ad essere colpito ad una natica Francesco De Martino, 49enne padre di quell’Antonio per anni uno degli uomini più fidati del boss Marco De Micco. E’ la fazione dei famigerati ‘Bodo’ vincitori de facto della guerra che negli anni scorsi li ha opposti ai D’Amico del Conocal. L’agguato è scattato nel tardo pomeriggio in via Eugenio Montale. Il raid sarebbe una risposta ad un altro agguato fallito questa mattina. I poliziotti hanno intercettato due scooter con a bordo quattro persone con volto travisato e armate. Inseguiti e riconosciuti dai poliziotti, i quattro sono stati denunciati per detenzione illegale di armi da fuoco, poi nel pomeriggio il ferimento di uno dei quattro, De Martino, che stava sfruttando un permesso speciale.

Lo scenario

Gli avversari degli ultimi ‘irriducibili’ dei De Micco avrebbero un nome. Sarebbe Minichini-Schisa. Da tempo radicati nei palazzoni di via delle Metamorfosi e in stretta alleanza con i Rinaldi del rione Villa di San Giovanni a Teduccio, tale gruppo sarebbe al momento guidato da un giovanissimo. Avrebbe  legami di parentela con Nunzia D’Amico, la ‘passillona’ del rione Conocal uccisa nell’ottobre del 2015.

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