Ha scosso un’intera comunità prima, tutta Italia poi, l’omicidio di Daniele De Santis, 33 anni, arbitro di calcio, e Eleonora Manta, 30 anni, laurea in Giurisprudenza. Entrambi sono stati uccisi nel condominio dove abitava l’uomo. Al momento, assieme ai cellulari ed ai tabulati che possono indirizzare le immagini per smascherare l’assassino, gli unici due elementi concreti sono uno zaino ed un nome. Andrea.
Le urla di Eleonora prima di morire
Quel nome, Andrea, Eleonora lo ha urlato forte mentre il suo carnefice la pugnalava nel ventre. Lo ha riferito un testimone. Le vittime e l’assassino sono probabilmente salite insieme nell’appartamento. Proprio qui, poi, è scoppiata la feroce lite poi degenerata, che ha allarmato i condomini per le urla ed il fragore di vetri rotti. Dopo essere stato accoltellato, Daniele ha anche provato a seguire l’assassino, che lo ha finito sulla prima rampa. L’omicida si è poi allontanato senza correre, ma a passo svelto. A quel punto un testimone, proprio di nome Andrea, l’ha notato ed ha visto una sagoma nera con uno zaino giallo.
Duplice omicidio a Lecce, l’arbitro Daniele De Santis ucciso insieme alla fidanzata [L’articolo del 22 settembre]
Una terribile tragedia quella che si è consumata l’altro ieri sera a Lecce, nei pressi della stazione ferroviaria. Stando ad una prima ricostruzione, una lite sarebbe degenerata in via Montello, dove sono state trovate morte due persone. Si tratta di Daniele De Santis, arbitro di calcio di Serie C, 33 anni. L’altra vittima, invece, è la compagna Eleonora Manta. Il direttore di gare aveva esordito anche in Serie B nel 2017, nelle vesti del quarto uomo, in occasione di Pisa-Benevento.