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mercoledì, Maggio 1, 2024
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La centrale operativa in un basso, come avveniva la vendita delle banconote false

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Una banda dedita alla vendita di banconote false con tanto di basso adibito a punto di incontro con acquirenti e smercio di denaro contraffatto nel cuore di Napoli, in quel quartiere Mercato-Pendino, da tempo sotto il controllo del clan Mazzarella. La storica cosca è pienamente implicata in quello che è a tutti gli effetti il secondo mercato delle banconote false scoperto nel capoluogo partenopeo negli ultimi 14 mesi.

Soldi falsi e Clan Mazzarella, misure cautelari per 64 persone

Il giudice per le indagini preliminari Rosamaria De Lellis ha disposto la misura cautelare del carcere per Domenico Filadoro, Luigi Castello, Enrico Filadoro, Gennaro Castello, Orsola Calise, Assunta Caiazzo, Ciro Muro, Luigi Carriola, Ciro Di Napoli, Teresa Federico, Rosario Minauda , Espedito Mazzocchi, Raffaele Filadoro, Mohamed Abdelaziz, Hicham Mouatassim, Antonietta Castello, Antonella Ciotola, Francesco Esposito, Rosa Fani, Giuseppe Filadoro, Gabriele Manzo, Maria Minei, Cristiano Molè, Ciro Piscitelli, Giovanni Pistillo, Massimiliano Vitale, Gennaro Amabile, Pasquale Capasso, Monica Nava, Salvatore Urzini, Luca Busiello, Alessandro Cervasio, Pasquale Ciprio, Giovanni Daniele, Mario Di Benedetto, Alfredo Festa, Andrea Gargiulo, Enrico Izzo, Salvatore Luongo, Mariano Ruggiero, Domenico Russo, Giuseppe Sorrentino, Ciro Tomassone, Angelo Trovato, Aldo Zaino, Gianluca Zambello, Mario Zambello, Marco Gambino, Giovanni Illuminato, Gennaro Ioime e Valerio Ripoli.

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Ai domiciliari sono, invece, finiti Maria Allagrande, Vittorio Armens, Silvana Fierro, Salvatore Garofalo, Tonino Giordano, Francesca Marinelli, Gennaro Novaca, Vincenza Pistone, Salvatore Savino, Vincenzo Torricella, Marco Grieco e Carlo Onorato.

Divieto di dimora, infine, per Giuseppe Muro.

Banconote false “di alta qualità”

Alquanto esemplificativa la storia che vede coinvolto Luca Busiello, 34enne originario di Pollena Trocchia per capire come avveniva la vendita delle banconote false, quante persone coinvolgeva ed ogni singolo passaggio.

Busiello intorno alle 10,30 del 27 marzo 2023 entra nel basso di vico Vetriera Vecchia con il chiaro intento di acquistare banconote false ad un prezzo decisamente più basso rispetto a quello di vendita. Tant’è che Domenico Filodoro replica dicendo che il costo più elevato è devuto alla differenza di qualità, esclamando: “lo torno a ripetere la qualità è tutta un ‘altra cosa”. Il prezzi non spaventava Busiello che spiegava di voler rientrare nel “giro” illecito: “avete capito, io devo tornare a rivenderli”. Luigi Castello mostrava a Busiello il “campionario” delle banconote disponibili, decidento così di ordinare 40 con taglio da 50 euro e 40 banconote con taglio da 100 euro, di cui 20 del tipo “vecchio” e 20 del tipo “nuovo”.

Preso l’ordine, Castello girava la richiesta a Luigi Carriola, giunto poco dopo nel basso. Ad effettuare la consegna era però Rosario Minauda che consigliava a Busiello di nascondere il denaro falso in tasca. Il consiglio non veniva però ascoltato dall’acquirente che con tutta tranquillità si avviava all’uscita, con tanto di disappunto dell’84enne Ciro Di Napoli, anch’egi presente nel basso, che si interrogava sul perché Busiello non avesse messo il denaro contraffatto in tasca.

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