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domenica, Aprile 28, 2024
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Bonus Psicologico, è possibile presentare domanda dal 18 marzo: come fare

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Il prossimo 18 marzo segna un momento cruciale per coloro che cercano assistenza psicologica in Italia, con l’apertura delle piattaforme per richiedere il bonus psicologo.

Le domande per la richiesta del contributo potranno essere presentate fino al 31 maggio 2024. Tuttavia, nonostante questo passo avanti, rimane una sfida cruciale: le risorse finanziarie sono ancora considerate inadeguate per far fronte alla domanda crescente di supporto psicologico.

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Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), David Lazzari, ha sottolineato l’importanza di una legislazione solida e di un finanziamento adeguato per garantire l’accesso all’assistenza psicologica su tutto il territorio nazionale.

I fondi disponibili, sebbene aumentati da 8 a 10 milioni di euro, non sono ancora sufficienti per coprire pienamente i bisogni della popolazione.

Il bonus psicologo: a chi spetta, come funziona e come richiederlo 

Il bonus psicologo è stato concepito come un incentivo per facilitare l’accesso dei cittadini italiani alla consulenza e alla terapia psicologica. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla disponibilità di risorse adeguate per soddisfare la domanda crescente.

La domanda per il Bonus Psicologo 2024 può essere presentata da cittadini italiani di ogni età residenti in Italia, con un valore ISEE inferiore a 50.000 €.

Il bonus può arrivare fino a 1.500 € a persona. È utilizzabile per sostenere le spese delle sessioni di psicoterapia con specialisti regolarmente iscritti nell’albo degli psicologi e che hanno aderito all’iniziativa.

Una volta che l’elenco viene inviato all’INPS, i beneficiari possono consultarlo online e scegliere liberamente lo psicologo professionista con cui effettuare le sedute.

La domanda online può essere presentata sul portale INPS utilizzando la propria Carta di Identità Elettronica (CIE), il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). È possibile presentare la domanda per sé stessi, per un minore se esercente la responsabilità genitoriale, o per conto di un soggetto interdetto, inabilitato o beneficiario dell’amministrazione di sostegno.

 

 

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