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domenica, Aprile 28, 2024
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Sanità campana in ginocchio, De Luca si appella al nuovo Governo: “Servono più risorse e personale”

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“Sono degli idioti”. E’ questa la replica secca, in tre parole, del governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine del congresso “Emergenza-Urgenza, Criticità attuali e soluzioni a breve e medio-lungo termine” tenutosi questa mattina all’Ospedale Cardarelli di Napoli in risposta al coordinamento regionale di Fratelli d’Italia che sta attaccando l’operato di Palazzo Santa Lucia sul tema sanità. A tal proposito, il coordinamento regionale sta organizzando, nella giornata di giovedì, una marcia per la sanità a Salerno. Il giorno dopo è invece previsto a Napoli la marcia per la pace, promossa e sponsorizzata da De Luca nelle scorse settimane. A Piazza del Plebiscito sono attese circa 20mila presenze.

DE LUCA: “ABBIAMO PROBLEMI DI PERSONALE MEDICO E RETRIBUTIVO”

Nel corso del congresso, De Luca si è soffermato sul tema della penuria del personale medico e sanitario: “E’ chiaro che c’è un problema di fondo che riguarda il personale dell’area critica che è estremamente ridotto, quindi attendiamo che il nuovo governo prenda delle decisioni efficaci in questo senso: abbiamo sia un problema di scarsità del personale medico per l’emergenza, sia un problema retributivo”. Prosegue, poi, sul problema della retribuzione al personale: “La condizione lavorativa dei medici che sono al Pronto Soccorso è completamente diversa da quella di altri settori. Quindi bisogna affrontare anche questo problema, tenere conto della particolare delicatezza di questo incarico. Vediamo il nuovo Governo se prende decisioni adeguate alla delicatezza della situazione”.

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CAMPANIA LA REGIONE CON MENO MORTI DI COVID

De Luca ha poi toccato anche la tematica riguardante la pandemia da Covid-19, sottolineando come la Campania sia stata, in Italia, la regione con il minor numero di morti: “Si aspettavano che la Campania fosse andata incontro ad un’ecatombe, e invece siamo stati i primi in Italia per il minor numero di morti da Covid-19”.

IL PROBLEMA DELLA MEDICINA TERRITORIALE

Il governatore ha poi aperto la questione legata alla medicina territoriale: “C’è ovviamente il problema di estendere la medicina sul territorio, per evitare che tutto si scarichi sui pronto soccorsi. Uno dei problemi che abbiamo in modo particolare nell’area meridionale è questo, la scarsità di strutture territoriali che facciano da filtro porta poi a scaricare sui pronto soccorsi migliaia di pazienti che nel 90% dei casi possono essere curati tranquillamente negli ambulatori. Quindi la stragrande maggioranza degli accessi nei pronto soccorsi sono codici bianchi o gialli. E’ un’altra anomalia che bisogna risolvere”.

MAGGIORI GARANZIE SU CONDIZIONI DI LAVORO E SICUREZZA

Maggiori garanzie contrattuali sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza, qualificazione professionale e premialità per performance. Sono queste le richieste che arrivano dai medici della FIASO (Federazione Italiane Aziende Sanitarie e Ospedaliere), riuniti oggi a Napoli per discutere la situazione dell’emergenza urgenza in Campania e in Italia.

Oltre al governatore della Campania Vincenzo De Luca sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente dell’Agenzia Nazionale per la Sanità, Enrico Coscioni, il Presidente della FIASO Giovanni Migliore, il Presidente della Società Italiana di Emergenza Urgenza (SIMEU) Fabio De Iaco e il Direttore Generale Tutela della Salute della Regione Campania, Antonio Postiglione. 

La discussione si è sviluppata a partire dalla situazione attuale in Campania dei Pronto soccorso, delineata dal Direttore Generale Salute Campania, Antonio Postiglione, quindi dallo studio dell’AGENAS sulle realtà organizzative dei Pronto Soccorso italiani. Delle possibili soluzioni a breve per rilanciare il settore dell’emergenza urgenza ha parlato Fabio De Iaco. I medici chiedono una riqualificazione della funzione professionale del personale in prima linea nei pronto soccorso ospedalieri, quale presupposto di una riorganizzazione dell’accesso al sistema ospedaliero.

15 NUOVI MEDICI PER IL PRONTO SOCCORSO

Come ad inaugurare la conferenza, nella giornata di ieri, le parole del Direttore Generale dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, Antonio D’Amore, che ha parlato della carenza di personale medico e della necessità di assumere nuovi medici: “La situazione è difficile a livello nazionale, qui possiamo migliorare a partire dall’organizzazione interna. Ma resta l’allarme sui medici nel reparto: un anno fa ce n’erano 35, ora sono 26, 10 sono andati via per non stare più in pronto soccorso. È un problema di contratto su cui serve una risposta nazionale. Stiamo facendo scouting nei reparti, cercando di convincere i medici a venire all’emergenza con delle premialità che abbiamo, oggi servono 15 nuovi medici. Ma è un settore che non ha futuro così: se guardiamo alle borse di studio per questa specializzazione, solo il 30% sono state prese, il 70% rimaste senza pretendenti”.

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