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venerdì, Aprile 26, 2024
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Racket ad una pizzeria, presi due giovani vicini al clan Contini

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La Squadra Mobile di Napoli ha tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla locale D.D.A., LAEZZA Francesco cl. ‘91 e SACCO Salvatore cl. ’97, pregiudicati contigui al clan Contini. Sono accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

I due, secondo i magistrati, hanno tentato, a partire dallo scorso mese di giugno, di imporre il pagamento del “pizzo” al titolare di una pizzeria nel quartiere “Vasto – Arenaccia”.

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Il modus operandi del clan Contini

Gli indagati, in più occasioni, hanno minacciato la vittima affinché corrispondesse loro una tangente estorsiva in occasione delle festività di pasqua, ferragosto e natale, secondo un ormai consolidato modus operandi della criminalità organizzata.

Le indagini hanno documentato diversi episodi di minacce e intimidazioni ai danni del ristoratore. Come ad esempio un tentativo di danneggiamento della porta di ingresso dell’esercizio commerciale. L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza ha consentito di identificare i responsabili ritenuti vicini al clan Contini

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La Squadra Mobile di Napoli ha tratto in arresto, in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla locale D.D.A., LAEZZA Francesco cl. ‘91 e SACCO Salvatore cl. ’97, pregiudicati contigui al clan Contini. Sono accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

I due, secondo i magistrati, hanno tentato, a partire dallo scorso mese di giugno, di imporre il pagamento del “pizzo” al titolare di una pizzeria nel quartiere “Vasto – Arenaccia”.

Il modus operandi del clan Contini

Gli indagati, in più occasioni, hanno minacciato la vittima affinché corrispondesse loro una tangente estorsiva in occasione delle festività di pasqua, ferragosto e natale, secondo un ormai consolidato modus operandi della criminalità organizzata.

Le indagini hanno documentato diversi episodi di minacce e intimidazioni ai danni del ristoratore. Come ad esempio un tentativo di danneggiamento della porta di ingresso dell’esercizio commerciale. L’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza ha consentito di identificare i responsabili ritenuti vicini al clan Contini

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