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domenica, Aprile 28, 2024
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Clan Mallardo. “Ho detto io ai carabinieri dove aveva la pistola”, così Caracallo fece arrestare Barbato

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Grazie ad una pistola fece arrestare un affiliato. Questo il retroscena raccontato in un verbale dall’ex pentito del clan Mallardo Filippo Caracallo (oggi defunto) su Davide Barbato. Caracallo, rispondendo alle domande dei magistrati, ricostruisce come gli esponenti del clan Mallardo si rifornivano di armi. “Ho acquistato armi dagli zingari insieme a Micillo Biagio e Francesco Napolitano. Si tratta di zingari che si trovano nella zona ASI di Giugliano o in un campo a Caivano località Pascarola, dove un amico del Napolitano, Stefano a’ mbriachella, ora defunto, aveva dei contatti. In passato – raccontò Caragallo –  io stesso a volte ho custodito armi per il clan. Le occultavo sotterrandole in terreni che ritenevo sicuri”.

“So che Napolitano ed Amicone avevano armi del clan, ma non so dove e come le custodivano. Dopo la scissione del gruppo delle palazzine, erano Tesone Antonio e Vitiello Francesco ad occuparsi delle armi, nel senso che le nascondevano per portarle quando ci servivano. Non so dire dove le nascondevano”.

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La pistola con cui ha fatto incastrare Davide Barbato

“Negli ultimi tempi io avevo una pistola, una 9×21 che mi fu regalata anni addietro da Micillo Biagio e da Napolitano Francesco. E la pistola con cui ho fatto arrestare Barbato Davide. Infatti dopo la scissione del gruppo delle palazzine, il Cecere mi chiese di prestare la mia arma al Barbato il quale ne aveva bisogno perché si trovava più esposto ad eventuali agguati del gruppo delle palazzine. Ciò in ragione del fatto che abitava in un luogo frequentato da quelli delle palazzine. lo dovetti accettare ma controvoglia, perché tenevo molto a quell’arma. In ogni caso detti la mia pistola a Barbato. Poi in seguito, dopo che ebbi un battibecco con lui, venni fermato dai carabinieri di Villaricca per un controllo e per ripicca nei confronti di Barbato detti loro la notizia che Barbato deteneva l’arma e indicai dove l’avrebbero potuta trovare. Così infatti Barbato Davide fu arrestato”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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