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venerdì, Aprile 26, 2024
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Comune di Villaricca in dissesto finanziario, ma le attività della camorra non pagavano le tasse

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La Commissione di accesso ha scoperto la poca attenzione tenuta dal Comune di Villaricca in merito alla gestione delle Entrate. Secondo gli investigatori inviati dalla Prefettura di Napoli su questo settore ha pesato una gestione ‘politica’, soprattutto, sul fronte dei tributi. Infatti alcuni membri del Ferrara-Cacciapuoti venivano favoriti a causa della gravi carenze della macchina comunale. Riscontrata, inoltre, la mancata organizzazione contrattuale degli allacci idrici, emerge anche l’inesistenza dei controlli che avrebbe dovuto evitare il mancato pagamento del servizio acquedotto e della Tari da parte degli effettivi utilizzatori.

MANCATO INCASSO DELLE TASSE TRA FAVORI E POCA TRASPARENZA

Negli anni la disorganizzazione del Servizio Entrate ha causato l’aumento constante dei residui attivi così come rilevato anche dalla Corte dei Conti. Di fatto la bassa percentuale di entrate comunali ha provocato il dissesto finanziario dichiarato nel 2018 (leggi l’approfondimento).  “La disorganizzazione nella gestione delle entrate comunali è verosimilmente indice di una gestione poco trasparente con favoritismi a vantaggio di contribuenti, alcuni dei quali collegali al locale dominante clan omissis“.

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LA CORTE DEI CONTI SUL DISSESTO FINANZIARIO 

Già la delibera della Corte dei Conti accertò comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, violazioni della finanza pubblica allargata, irregolarità contabili e squilibri strutturali del bilancio dell’Ente in grado di provocarne il dissesto finanziario.

IL CLAN NON PAGAVA LE TASSE

La Commissione d’Indagine ha scoperto che alcuni bar e ristoranti non pagavano la tassa dell’acqua né la Tari, poiché non risultano iscritti nei ruoli al Comune di Villaricca. Stessa condotta riscontrata per 2 amministratori legati da parentele con i vertici del clan. “Quindi emerge l’inerzia degli uffici comunali che si concretizza a vantaggio di società e soggetti privati collegati direttamente e/o riconducibili al locale sodalizio criminale“.

“UNA GESTIONE POLITICA”

Nelle conclusione della relazione dello scioglimento del Comune la Commissione d’Indagine è stata perentoria in merito all’analisi dell’aspetto economico-finanziario dell’ente: “Risultata evidente la poca attenzione alle entrate comunali che hanno visto una gestione verosimilmente “politica’. In modo eclatante per la mancata organizzazione contrattuale per ciò che attiene gli allacci idrici e per effetto della totale assenza di controlli tesi ad assicurare pagamento da parte degli effettivi utilizzatori del servizio acquedotto. Peraltro, l’assenza di qualsivoglia forma di controllo giocoforza favorisce l’esecuzione dì lavori di edilizia e privata tra i principali focus di interesse della locale criminalità organizzata, effettuati senza allacci regolarizzati. Sono stati eseguiti inoltre, in considerazione del personale in servizio presso l’Ufficio Entrate, controlli sulla regolarità dei pagamenti dei canoni idrici e della TARI da parte di eventuali nuclei familiari contigui alla criminalità organizzata. Detto accertamento ha consentito alla Guardia di Finanza di verificare che alcuni esercizi commerciali non risultano nei ruoli idrici e/o in quelli Tari“.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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