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domenica, Aprile 28, 2024
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“Covid, il 72% dei ricoverati è senza vaccino”, ma l’occupazione delle terapie intensive cala in 13 regioni

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L’ultima rilevazione Fiaso annuncia che il 72% dei ricoveri per Covid è di pazienti che non hanno effettuato un’adeguata copertura vaccinale. La Fiaso, Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, ha parlato degli ultimi dati emersi dalle analisi effettuate, riportando l’evidenza di maggiori problematiche per i non vaccinati.

Ricoveri per covid 

I dati sono frutto di un’analisi su reparti sia intensivi che ordinari e fanno emergere che i casi di ricovero da Covid sono per il 72% di non vaccinati. Il 72% infatti comprende pazienti che non hanno effettuato la vaccinazione e chi invece una volta passati i quattro mesi successivi alla seconda dose non ha effettuato il richiamo, perdendone così la copertura. I dati confermano ancora una volta che a soffrire maggiormente i sintomi del virus è chi non ha un’adeguata copertura vaccinale.

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I dati

Le analisi però riportano anche buone notizie, come il calo dei ricoveri sia nei reparti intensivi che ordinari. La curva dei ricoveri per Covid scende rapidamente, il numero dei ricoveri è infatti diminuito del 17%. Dalla rilevazione Fiaso del 15 febbraio sugli ospedali sentinella arrivano dati ancora più precisi. Rispetto all’otto febbraio il numero di pazienti nei reparti ordinari cala del 16% ed addirittura del 26% in quelli intensivi. Le percentuali però sono distribuite in maniera eterogenea negli ospedali dello stivale. Il nord ha i dati di ribasso maggiore, calano infatti del 29% in entrambi i reparti i ricoveri. Nel centro calano del 11% e dell’8% al Sud e nelle isole.

La percentuale di posti letto in terapia intensiva cala del 12% in tutt’Italia, nelle ultime 24ore cresce solo in Liguria. I dati dei posti letto in terapia intensiva calano in 13 regioni: Abruzzo (al 13%), Basilicata (al 5%), Calabria (13%), Campania (8%), Emilia Romagna (12%), Friuli Venezia Giulia (17%), Marche (14%), Pa Bolzano (7%), PA Trento (14%), Sicilia(13%), Toscana (13%), Umbria (8%), Veneto (7%). Questi i dati dell’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali del 15 febbraio. Il tasso è stabile in 7 regioni: Lazio (19%), Lombardia (9%), Molise (13%), Puglia (13%), Sardegna (15%), Piemonte (12%) e Val d’Aosta (12%).

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