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sabato, Aprile 27, 2024
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Aiutiamo Ischia! Come fare per donare soldi, indumenti e beni per gli sfollati di Casamicciola

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A Ischia e nel comune di Casamicciola si lavora senza sosta da due giorni. Sono oltre 200 gli sfollati che hanno bisogno di aiuto, di qualsiasi genere. Gli sfollati sono circa 230 e le abitazioni coinvolte più o meno 30

La Croce Rossa Italiana, attraverso i propri canali social, ha lanciato l’appello per sostenere l’intervento dei volontari a favore della popolazione colpita dalla tragedia nelle scorse ore.

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Questo il messaggio rilasciato: “A Ischia volontarie e volontari della Croce Rossa Italiana stanno lavorando senza sosta per supportare la popolazione colpita e liberare le strade dal fango. Ma c’è bisogno anche del tuo aiuto, dona ora”.

Le donazioni si possono effettuare attraverso il sito istituzionale CRI alla pagina https://dona.cri.it/emergenzaischia. La CRI e’ presente con i suoi coordinatori presso il COC Casamicciola (Centro operativo comunale) e il CCS Napoli (Centro coordinamento dei soccorsi), mentre sul campo è presente con alcune squadre specializzate per interventi idrogeologici, con altre per il trasferimento di persone sfollate dall’area rossa alle aree di ammassamento e di soccorritori dalle aree di ammassamento alla zona rossa, nonché con altre per l’assistenza sanitaria e psicologica alla popolazione.

FRANA CASAMICCIOLA, LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA CRI

“Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per le vittime – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana – e la nostra vicinanza a chi, in queste ore, è stato così duramente colpito. Stiamo supportando il sistema di Protezione Civile e soccorrendo gli abitanti dell’isola. Questi disastri devono far riflettere sulla necessità di mettere in sicurezza territori e popolazioni, ma anche sulla capacità di prevenire catastrofi, a maggior ragione adesso che gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sentire anche nel nostro Paese. Non dobbiamo attendere la prossima disgrazia. Bisogna intervenire, adesso”.

LA LETTERA DEL VESCOVO DI ISCHIA E POZZUOLI

Il vescovo di Ischia e Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, si è rivolto con una lettera aperta alla popolazione dell’isola dopo la tragica frana. “Abbiamo fatto tutta la nostra parte, perché questo evento non fosse un disastro annunciato? Davanti ai nostri occhi ci sono immagini, che abbiamo visto, anche se in modo meno drammatico, altre volte e che mai avremmo voluto rivedere!”.

“Non lasciamoci schiacciare! – ha esortato il vescovo – La prima risposta che vogliamo dare è un’impennata della solidarietà spirituale e concreta. Giovani e adulti della nostra Chiesa si sono subito rimboccati le maniche. Eleviamo la nostra preghiera al Padre per chi ha perso la vita e per chi è disperso. In particolare e’ il momento di professare, con le lacrime agli occhi e con il cuore ferito, credo la vita eterna e aspetto la risurrezione della carne. Ma la preghiera diventa anche grido, unito al grido lancinante di Gesù sulla croce (‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’): ‘Perché, Signore, queste morti? Perché questo dolore a noi, ora? Perché sono coinvolti anche i bambini? Perché?”.

“E’ tempo della vicinanza, del prendersi cura, della condivisione, della prossimità. Ci sono persone ferite e sfollate, c’ è chi si è visto risucchiare i suoi cari dalla furia delle acque e del fango. Essi vogliono sentire la nostra vicinanza, fatta non tante di parole, ma di gesti concreti”, ha aggiunto monsignor Pascarella.

LA CARITAS NAPOLI SI ATTIVA CON RACCOLTE DI INDUMENTI E BENI PER I BIMBI

Da ieri a Ischia è emergenza: così la Caritas a Napoli ha avviato una raccolta a favore degli sfollati di Casamicciola. Indumenti intimi e tute per bambini: il punto di riferimento è il Binario della Solidarietà in via Taddeo da Sessa, nei pressi della stazione ferroviaria di Napoli. Si chiedono tute per bambini dai 2 ai 12 anni e gli indumenti per ogni fascia d’età.

La Caritas di Napoli, guidata da suor Marisa Pitrella, ha iniziato inviando già, a proprie spese, materiale per circa 100 persone, dai calzini alle magliette intime. Si tratta di capi richiesti soprattutto perché gli sfollati hanno dovuto lasciare improvvisamente le proprie abitazioni e che in alcuni casi sono state travolte dalla frana.

Per chi volesse aiutare e supportare contattare la Caritas di Napoli.

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