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venerdì, Aprile 26, 2024
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Italia sconvolta per Desirée Mariottini, la 16enne stuprata e soffocata

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La 16enne Desirée Mariottini come Pamela Mastropietro. La ragazzina stuprata e uccisa a Roma, nel quartiere di San Lorenzo, ha sconvolto la Capitale e l’Italia. La morte della giovanissima di Cisterna di Latina sarebbe arrivata dopo la violenza sessuale e un’overdose. Il sospetto è ovviamente tutto sugli spacciatori di droga che gravitano nella zona degradata. Un testimone, un ragazzo senegalese, ha confermato la violenza di gruppo. Il ministro degli Interni Matteo Salvini non ha potuto non commentare l’accaduto. “Avete visto la ragazzina di 16 anni uccisa in quel covo a San Lorenzo? Io oggi ci vado, è in centro a Roma: non possono esserci buchi neri“. L’imbarazzo, politico, è evidente visto che la responsabilità diretta è della sindaca Virginia Raggi e dell’amministrazione grillina, in grave difficoltà.

 

La 16enne Desirée Mariottini come Pamela Mastropietro

L’autopsia sul corpo di Desirée Mariottini, la 16enne trovata morta tra giovedì e venerdì notte in uno stabile occupato in via dei Lucani, a San Lorenzo, conferma il racconto del supertestimone: la ragazzina di Cisterna di Latina aveva assunto stupefacenti e ha segni compatibili con una violenza sessuale, molto probabilmente di gruppo. La polizia ha ascoltato due immigrati africani e due ragazze per ricostruire le sue ultime ore di vita. E così il mistero ha lasciato posto alla più atroce delle verità. A quanto ricostruito finora dagli investigatori, la ragazza frequentava il magazzino semi-abbandonato da tempo e negli ultimi giorni sarebbe stata vista entrare e uscire in più di un’occasione. Sebbene gli esami tossicologici siano ancora in corso, i medici legali considerano probabile la morte per overdose. Saranno le indagini della Squadra mobile a chiarire come sia entrata nello stabile giovedì notte e con chi: il fascicolo è aperto per omicidio e stupro.

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Il racconto horror

Ora il pool per i reati sessuali della procura di Roma – pm Stefano Pizza e aggiunto Maria Monteleone – coordinano le indagini della Squadra mobile della capitale guidata da Luigi Silipo. È un’inchiesta delicata, complessa. Sono già stati interrogate due ragazze, l’amica che venerdì era insieme a Desirée e la cugina di quest’ultima che abita a Roma, e alcuni extracomunitari.

 

Uno di loro, originario del Senegal, ha raccontato il film dell’orrore di quella notte anche alla trasmissione «Storie italiane». «Io sono del Senegal. Io c’ero quella sera, dopo che è morta, c’ero», ha spiegato il testimone, che ha scelto di restare anonimo. «Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza – ha aggiunto – sono entrato e c’era una ragazza che urlava. Ho guardato quella che urlava e c’era un’altra ragazza a letto: le avevano messo una coperta fino alla testa, ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra ragazza urlava e diceva che era morta».

 

 

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