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sabato, Luglio 5, 2025
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Dimesse dall’ospedale ma sono senza casa, il grido d’aiuto delle bimbe vittime del crollo a Scampia

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La tragedia di Scampia non ha fine e, nonostante le notizie sempre più rassicuranti dagli ospedali, le problematiche continuano ad aumentare invece che diminuire. E’ il caso, ad esempio, di Giuseppe e Francesco Russo, zii di due delle bambine coinvolte nel crollo e recentemente dimesse dal Santobono. Le due piccole, ancora bisognose di cure e assistenza, uscite dall’ospedale si sono inevitabilmente trovate senza una casa in cui poter continuare la degenza.

Le bimbe sono state accolte temporaneamente a casa di una zia. Ma, com’è giusto che sia, i familiari chiedono allo Stato che le tuteli a livello fisico e psicologico. Per questo motivo, col sostegno dell’Avvocato Angelo Pisani, i due uomini hanno scritto una lettera alla Premier Meloni. Un grido d’aiuto che l’avvocato provvederà a far arrivare alla Presidente del Consiglio.

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La lettera degli zii delle bimbe ferite nel crollo della Vela Celeste alla Premier Meloni

Avvocato aiutateci voi, scrivete alla Presidente Meloni e chiedete che si interessi anche alle nostre famiglie e delle vittime di Scampia, com’è stato fatto per Caivano. C’è urgente bisogno dello Stato e di aiuti veri, non promesse o pezze a colori per nascondere i problemi. Per miracolo siamo rimasti vivi, siamo due fratelli onesti e lavoratori, vivevamo nella Vela Azzurra pagando l’affitto al Comune. Prima avevamo dei lavori fuori Napoli, uno come cameriere e uno come aiuto macellaio, per aiutare le nostre famiglie“, scrivono Giuseppe e Francesco Russo.

Ora, dopo questo disastro, a parte le cure in ospedale – dove abbiamo dovuto portare anche le pomate per le ferite sia degli adulti che dei bambini – siamo ancora abbandonati al nostro destino. Siamo in attesa delle varie riunioni politiche e burocrazia. Noi abbiamo perso tutto, dal 22 luglio le nostre vite sono state travolte e cambiate. Dalla mattina alla sera ci dividiamo per dare assistenza alle nostre sorelle e alle nostre nipotine, ricoverate in diversi ospedali. Ora due delle nostre nipoti sono state dimesse e a breve lo sarà anche una delle nostre sorelle. Ma avranno bisogno ancora per molto tempo di cure, assistenza e una sistemazione sicura. Noi non abbiamo ancora neanche un alloggio“.

Per questo preghiamo la Premier Meloni o chi ha più cuore e possibilità di valutare l’emergenza e trovarci due case e un’indennità economica adeguata a sopravvivere. Per poter ricominciare da capo e stare vicini soprattutto alle bambine, vittime innocenti e bisognose. Cordiali saluti“.

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