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domenica, Aprile 28, 2024
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«Dopo l’udienza Abete andò a parlare alle Case celesti», anche ‘o McKay favorevole ad uccidere Montanino

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Dopo l’udienza nel corso del quale Rosario Pariante diede il via libera al duplice omicidio Montanino-Salierno, il neo collaboratore di giustizia Gennaro Notturno ha spiegato come nell’organizzazione di quel delitto fu poi coinvolto anche Gennaro Marino, capo della piazza delle Case celesti.

«Successivamente mio cugino (Arcangelo Abete) si rivolse… perché poi da quel fatto
mio cugino non mi mandò più a prendere gli Abbinante. Parlò con Marino Gennaro,
perché all’epoca lui non era ancora al corrente. E ci spiegò la situazione, l’idea che lui
aveva di uccidere Montanino. E stavamo nella villa di Gennaro Marino quando mio
cugino ci spiegò questa situazione, Abete Arcangelo. Gennaro Marino disse: “Va bene,
sono d’accordo”, perché lui e mio cugino erano molto amici. Io mi trovavo là, diciamo
che io portato a mio cugino, per altre situazioni mi trovavo là e ascoltavo loro, quello
che dicevano riguardante l’omicidio, di uccidere Fulvio Montanino. Poi si sono
organizzati successivamente. Poi un giorno io stavo sotto al nostro quartiere, nel nostro
rione, venne mio cugino Abete e mi cercò un Fiorino o un Ducato ed io dissi a lui:
“Senti, e io come faccio solo io?”».

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