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venerdì, Aprile 26, 2024
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Droga a Secondigliano, sorpreso con le dosi addosso e arrestato

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La paura fa sessanta. Non è uno stravolgimento del conosciutissimo detto ma il dato degli arresti in flagranza del commissariato di Secondigliano (guidati dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito) in due anni. L’ultimo proprio questa mattina con i ‘fantasmi’ (così sono ormai chiamati gli agenti della squadra investigativa) materializzatisi in via Duca degli Abruzzi nella zona conosciuta da tutti come ‘aret o pizz’. i poliziotti, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato un uomo entrare in un edificio della zona da cui è uscito subito dopo. Gli agenti lo hanno bloccato trovandolo in possesso di un contenitore di metallo, provvisto di una calamita,  contenente 14 stecche di hashish del peso di 33 grammi e 10 bustine con oltre 9 grammi di marijuana; inoltre,  all’interno dello stabile hanno rinvenuto, nascoste in una cassetta di derivazione telefonica, altre 10  bustine della stessa sostanza per un peso complessivo di 10 grammi circa. Christian Coppola, 19enne napoletano è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un volto ben conosciuto dagli uomini del commissariato visto che il suo ultimo arresto risale allo scorso luglio: anche in quell’occasione fu bloccato con la droga in via Duca degli Abruzzi (leggi qui l’articolo completo).

Il precedente arresto degli uomini di Secondigliano

Colto in flagranza. A smerciare droga in uno dei punti del quartiere dove è più che mai necessario il recupero per la collettività. Si sono materializzati al Parco dei Fiorentini quelli che ormai, a Secondigliano e dintorni, sono conosciuti come ‘i fantasmi di Secondigliano’, gli agenti della squadra investigativa del locale commissariato (guidato dal vice questore aggiunto Raffaele Esposito). Proprio nel Parco dei Fiorentini dopo le segnalazioni dei cittadini giunte anonimamente in commissariato è stato arrestato in flagranza con l’accusa di spaccio di stupefacenti il giovanissimo Vincenzo Gragnano, appena diciottenne. Un’azione fulminea realizzatasi in pochi minuti con il giovane che non ha avuto scampo. Un arresto che dimostra come il business della droga sia gestito in maniera privata in autonomia anche da giovani, dietro probabilmente compenso alle organizzazioni criminali della zona. Un modo per evitare di incappare nei controlli sempre più capillari. Un tentativo fallito miseramente ancora una volta.

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