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domenica, Aprile 28, 2024
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“È solo colpa mia”. La mossa di Adl in stile Ferragni, ma ora cambi davvero e non faccia sempre gli stessi errori

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Se si fosse presentato in conferenza stampa col pigiama grigio e con un look trascurato qualcuno lo avrebbe potuto scambiare anche per Chiara Ferragni. Proprio come la regina dei social, Adl ha chiesto pubblicamente scusa ai tifosi del Napoli per i risultati scadenti di questi ultimi mesi. Non ha certo da farsi perdonare presunte truffe sulla beneficenza, ma molti tifosi del Napoli si sentono lo stesso presi in giro. Dopo uno Scudetto vinto in maniera  straordinaria nessuno si sarebbe mai aspettato un tracollo dopo appena pochi mesi. E così ecco che finalmente Adl, dopo l’ennesimo pareggio deludente in casa col Monza, sinè presentato a sorpresa in conferenza stampa (dove però non sono previste domande da parte della stampa) per recitare un mea culpa: “Tutto quello che è successo finora è solo responsabilità mia. La colpa non deve andare sui giocatori o sugli allenatori, mi assumo tutte le responsabilità. Devo chiedere scusa ai napoletani e ai tifosi se siamo dove siamo in classifica”, ha detto Adl in perfetto stile Ferragni. A differenza dell’influencer non donerà un milione di euro ai più bisognosi ma ha annunciato acquisti sul mercato di gennaio per riparare agli errori commessi. Quanti? Quali? Non si sa. Eppure il Ds Meluso poche ore prima aveva parlato di aacquisti solo er colmare i buchi dei partenti come Elmas e la cessione di qualche giovane. Nulla più. Allora chi dice la verità è chi mente?

Poi ecco che arriva il classico colpo di teatro:”Non mi va di tediarvi coi racconti, ma quando tornerò dalla Supercoppa in Arabia Saudita, quindi intorno al 24-25 gennaio ci vediamo sul mare, ci facciamo una bella cena tutti e vi racconto il mio punto di vista. Poiché voi avete pagine da riempire, radio su cui intervenire, tv in cui ci sono tanti esperti ognuno deve dire la propria. Ma la verità la conosce solo chi vive dall’interno le varie situazioni. Io questo volevo dirvi”.

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Insomma ha detto tutto e niente. Più che scuse le parola di Adl in conferenza stampa sembra supercazzole.

De Laurentiis nella parte finale del suo discorso è poi tornato ad attaccare gli arbitri e la classe dirigente del calcio italiano, scaricando già parte delle sue colpe su altri. Vedremo l’anno nuovo se Adl manterrà la parola o se il suo intervento è servito, come al solito,  a sparigliare le carte.

Ammettere i propri errori è sempre nobile ma può essere anche un’arma a doppio taglio se si continua a perseverare sugli stessi sbagli. Per prima cosa Adl avrebbe dovuto capire che non può fare sempre tutto da solo. Negli unici anni in cui ha delegato qualcosa a due persone competenti come Giuntoli e Spalletti alla fine i risultati gli hanno dato ragione.
Prima di fare gli acquisti, costruisca uno staff societario e dirigenziale all’altezza.
Insieme scelgano già da ora il prossimo allenatore, senza forzature preventive sul modulo. Quello del “433 a tutti i costi” è stato il più grande paradosso, per non dire barzelletta, che Adl ha imposto a sé stesso, agli allenatori che ha scelto ed anche agli giocatori. Lui è il presidente, faccia le scelte da presidente. Le cose del campo lasciamole al campo.

Solo il tempo ci dirà se il mea culpa in conferenza stampa sono state solo lacrime di coccodrillo o invece di una consapevolezza chiara e trasparente che qualcosa deve cambiare, a cominciare da lui.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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