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Conferma delle condanne comminate in primo grado per tutti gli imputati. Questa la richiesta avanzata dal Procuratore Generale, Dott. Luigi Musto, nell’udienza tenutasi stamattina davanti alla Corte di Appello, Quinta Sezione (pres. Luisa Tosca), nel processo a carico della banda del furgone bianco che vede alla sbarra 8 persone. Dopo la relazione del giudice a latere, c’è stata la requisitoria del Pg il quale ha chiesto la conferma delle condanne comminate in primo grado per tutti gli imputati. Il processo è stato rinviato a settembre. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Alessandro Caserta, Luigi Poziello, Antonio Peluso, Giuseppe Pellegrino e Giovanni Abbate.
Il processo di primo grado
La sentenza di primo grado è stata emessa a seguito del procedimento col rito Abbreviato dal Gup del Tribunale di Napoli Nord, Dott.ssa Maria Gabriella Iagulli, in presenza del Pubblico Ministero Dottoressa Manuela Massimo Esposito
L’accusa nei suoi confronti, come quella agli altri componenti della banda arrestata è di ricettazione, porto e detenzione di arma comune da sparo e di arma da guerra.
Nei veicoli e nel furgone avevano nascosto l’utile per compiere rapine: una mitraglietta “scorpion” con matricola abrasa e carica, una semiautomatica carica provento di furto 37 cartucce calibro 9, telefoni cellulari e poi falci, tronchesi, pinze, guanti, scaldacollo, berretti e giacche. Da indiscrezioni investigative pare che la banda stesse preparando una rapina ad una piantagione di marijuana, ma ciò è rimasta una mera ipotesi investigativa. Tant’è che oltre alle armi (rinvenute in una delle due auto) sono stati trovati anche diversi oggetti per il taglio e la potatura degli arbusti, tra cui tenaglie, falci e forbici.
Nei veicoli e nel furgone avevano nascosto l’utile per compiere rapine: una mitraglietta “scorpion” con matricola abrasa e carica, una semiautomatica carica provento di furto 37 cartucce calibro 9, telefoni cellulari e poi falci, tronchesi, pinze, guanti, scaldacollo, berretti e giacche. Da indiscrezioni investigative pare che la banda stesse preparando una rapina ad una piantagione di marijuana, ma ciò è rimasta una mera ipotesi investigativa. Tant’è che oltre alle armi (rinvenute in una delle due auto) sono stati trovati anche diversi oggetti per il taglio e la potatura degli arbusti, tra cui tenaglie, falci e forbici.
Sono imputati
⁃ Cimmino Sabatino: anni 4 mesi 6 di reclusione;
⁃ Esposito Gaetano: anni 4 mesi 2 di reclusione ;
⁃ Leshi Roland: anni 3 mesi 6 di reclusione;
⁃ Mauriello Salvatore: anni 3 mesi 6 di reclusione;
⁃ Di Matteo Antonio: anni 4 mesi 6 di reclusione;
⁃ Fabbozzi Federico: anni 3 mesi 6 di reclusione;
⁃ Mangiapile Antonio: anni 3 mesi 6 di reclusione;
⁃ Pugliese Antimo: anni 3 mesi 6 di reclusione;
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