Gara tra giganti in sala parto. A distanza di poche ore dal parto record registrato a Marcianise, dov’è nata la piccola Cataleya di 5 kg di peso, al centro nascite del Policlinico Federico II è ieri venuto alla luce un bambino del peso di 5.40 kg.
Un neonato alto e robusto come se avesse molti più giorni e settimane alle spalle. La mamma ha provato in tutti i modi a farlo nascere per la via naturale, ma dopo un travaglio lungo e faticoso l’équipe dei medici guidata dal professore Maurizio Guida, ordinario di cattedra alla Federico II e composta dalle dottoresse Gabriella Sglavo e Cinzia Ferrara, ha preferito utilizzare il parto cesareo per evitare problemi.
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Si tratta, in questi casi, della cosiddetta “macrosomia fetale”, che si ha quando il feto alla nascita pesa più di 4 kg, condizione che diventa severa per un peso superiore ai 4,5 kg. Si sospetta sempre una condizione metabolica di diabete nella mamma, in quanto l’iperglicemia si trasmette alle cellule fetali con una riflessa iperplasia delle cellule Beta del pancreas endocrino che cercano di compensare la situazione producendo più insulina.
Nulla di tutto questo è stato invece riscontrato sul piano clinico. Pertanto la robustezza del bambino è da attribuire soltanto alla potenzialità genetica della mamma e del papà del piccolo grande Giulio.
Parto record anche a Marcianise, nella giornata di ieri. Qui è nata la piccola Cataleya, dal peso di 4.940 grammi, cioè quasi 5 chili.
La nascita di bambini che superano i 4 chili e mezzo è un fenomeno raro, che si verifica in meno dell’1% dei casi. In un contesto annuale di circa 2.200 nascite, solo 2-3 neonati presentano un peso così elevato al momento del parto.