Riprende oggi in Questura a Milano l’incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Al centro delle attività previste ci sono nuove campionature per analisi genetiche, tra cui tre tamponi appartenenti alla vittima – uno dei quali mai analizzato prima.
Saranno inoltre sottoposte a nuova valutazione due o tre tracce ematiche, tra le oltre 100 repertate all’epoca dei fatti, che non avevano fornito risultati utili durante le indagini originarie. Particolare attenzione è riservata anche a tre tracce su un frammento del tappetino del bagno, macchiato di sangue: una delle macchie è già stata attribuita al DNA di Chiara Poggi, mentre un’altra non aveva dato alcun esito. I risultati delle nuove campionature sono attesi entro la prossima settimana.
Tra gli oggetti esaminati figura anche un frammento di pelo o capello rinvenuto nella spazzatura. Nessun nuovo accertamento, invece, è previsto sul cucchiaino già precedentemente analizzato, sul quale era stato identificato il profilo genetico della giovane.
Nell’ambito del procedimento, resta sotto esame la posizione di Andrea Sempio, attualmente indagato per l’omicidio. In particolare, si discute ancora dell’impronta numero 33, attribuita inizialmente a Sempio dai consulenti della Procura. Tuttavia, secondo il generale Luciano Garofano, ex comandante del RIS di Parma e oggi consulente della difesa, l’attribuzione sarebbe errata: “Quelle 15 minuzie non sono obiettivamente riscontrabili – ha dichiarato – e molto probabilmente non appartengono ad Andrea Sempio”.
Garofano ha sottolineato come vi sia stato un possibile errore di orientamento nel confronto tra l’impronta latente e quella del 37enne, dovuto anche a limiti del software utilizzato: “Alcune componenti dell’impronta derivano dalla struttura muraria”, ha spiegato. Una relazione integrativa da parte della difesa è attesa entro lunedì.
L’inchiesta, tornata sotto i riflettori dopo oltre 15 anni, mira a chiarire definitivamente i contorni di un caso che ha segnato la cronaca nera italiana.