La nota dell’arresto
I carabinieri della Stazione di Varcaturo, guidati dal maresciallo Procolo Petrungaro e coordinati dal capitano Andrea Coratza della Compagnia di Giugliano, arrivarono nel bar teatro della rapina dopo pochi minuti e si misero alla ricerca dei 2 sulla base delle descrizioni raccolte, del particolare del faro rotto e del segnale che inviava il sistema di geolocalizzazione dell’autovettura su cui i rapinatori erano fuggiti (auto per altro intestata a Conte).
I militari localizzarono i due nel comune di Mugnano e li fermarono mentre consegnavano del denaro a un uomo. Conte e Di Biase furono bloccati e perquisiti. Il primo aveva addosso 240 euro, verosimilmente parte del provento della rapina; a casa invece nascondeva una pistola scenica di metallo privata del tappo rosso e con 5 colpi a salve nel caricatore ed i vestiti indossati poco prima durante la rapina (un pantalone di tuta, 2 felpe nere e 2 paia di scarpe sportive).
I militari eseguirono controlli anche all’interno della loro auto riuscendo a recuperare uno degli smartphone rapinati poco prima e un cacciavite giallo e nero.