Se si ha intenzione di cambiare la caldaia o di installarne una per la prima volta, bisogna scegliere tra diversi modelli in commercio, ciascuno con le proprie caratteristiche e dimensioni.
In genere, la scelta dell’elettrodomestico ideale dipende principalmente dai consumi energetici e dallo spazio disponibile, ma è sempre consigliabile consultare un professionista per individuare la soluzione più confacente alle proprie esigenze.
Caldaia a condensazione
Tra i diversi modelli in commercio, le caldaie a condensazione sono tra le più scelte. Esse, infatti, permettono di recuperare calore dai fumi di combustione e sfruttare l’energia termica per il riscaldamento dell’acqua.
Durante questo processo, i fumi vengono riscaldati fino a tornare allo stato liquido: quando la temperatura raggiunge una determinata soglia, il vapore si condensa e libera il calore latente. In questo modo, il rendimento della caldaia aumenta fino al 110%, così da ottimizzare i consumi e le emissioni di CO2. Inoltre, optare per un modello a condensazione consente di usufruire di benefici fiscali.
Caldaia a gas
Ancora oggi, la caldaia a gas è tra i modelli più diffusi nelle case. Tra le alimentazioni principali ci sono il GPL, il metano e il gasolio.
I modelli che utilizzano il primo tipo di carburante necessitano di uno spazio piuttosto ampio per stoccare le cisterne di Gas Propano Liquido. Sono perfette nei luoghi dove non arriva il gas metano, ed è bene considerare che il GPL è abbastanza pulito e garantisce prestazioni ottimali.
Le caldaie a metano, invece, producono acqua calda sanitaria grazie al metano distribuito nei condotti del gas delle abitazioni. Questi modelli hanno un’efficienza ottimale e sono poco ingombranti.
Le caldaie a gasolio, invece, come quelle a GPL, necessitano di un serbatoio per il combustibile (nafta o, appunto, gasolio) e di una manutenzione piuttosto frequente. Esse, inoltre, possono avere un bollitore separato oppure incorporato.
Caldaia elettrica
La caldaia elettrica standard permette di riscaldare l’acqua mediante una resistenza elettrica, evitando in questo modo la combustione e quindi l’emissione di fumi di scarico, come avviene nei modelli tradizionali. Ci sono, poi, caldaie elettriche ioniche, che funzionano grazie alla corrente alternata e al principio dell’elettrolisi, e caldaie ad induzione, dotate di un elettromagnete capace di generare calore. Queste ultime due, però, sono poco diffuse.
I modelli elettrici si integrano perfettamente nei sistemi di riscaldamento che sfruttano le energie pulite, ad esempio un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo, così da rendere le bollette più leggere. Un ulteriore interessante aspetto di queste caldaie è la facilità di manutenzione.