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domenica, Aprile 28, 2024
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‘I giardini della memoria’, il 22 ottobre la presentazione del libro di Giuseppe Panariello

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Sabato 22 ottobre, alle ore 18, presso la Libreria Raffaello, in via Kerbaker 35, a Napoli, si terrà la presentazione del libro “I giardini della memoria”, di Giuseppe Panariello.

Modera

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la giornalista Anna Copertino

Interverranno

la dott.ssa Donatella Trotta

l’autore Giuseppe Panariello

Letture di

Raffaele Mancini

IL LIBRO

Il Libro “I GIARDINI DELLA MEMORIA” è suddiviso in multipli di 5 scatole. Ogni scatola è la metafora di un giardino zen, ovvero la condivisione di un passaggio da uno stato di egoismo a uno stato di consapevolezza. Credo sia normale, piacevole e giusto, condividere con gli altri, ma soprattutto con i giovani, il patrimonio, anche se individuale, della me- moria; un problema che investe le giovani generazioni che non hanno colpa se il loro cervello è cresciuto senza una cassaforte di memoria. I GIARDINI DELLA MEMORIA sono una storia che parte da lontano.L 5 scatole sulla “PRIMA GUERRA MONDIALE” denunciano la più grande carnefici- na di giovani che certamente non volevano morire: dal fronte 14/03/1916… “se sapessi quante barbarie, che modi di agire, che brutte maniere verso i soldati! Come i padri che educano i figli siamo presi a schiaffi e calci, ma se iddio mi da vita a farmi arrivare in Italia saprò io…” 5 scatole sono legate alla “POESIA” che è il linguaggio dell’anima che de- frammenta in modo vigoroso, energico, impietoso la realtà della vita che noi viviamo: “sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquore – tu che lo vendi cosa ti compri di mi- gliore”; “vivo un equilibrio instabile, colleziono illusioni, in questa vita cosi labile, io sono le mie canzoni” – (Dormono sulla collina, 1971 Fabrizio D’Andrè; Gli Stadio – Equilibrio Instabile tratto dall’album Storie e Geografie ottobre 2003) “la guerra non viene più dichiarata / l’eroe resta lontano dai combattimenti / il debole è trasferito nella zona di guerra”- (da Tutti i giorni, 1953 di Ingeborg Bachmann). 5 scatole sono “LIBRI”, scelti per caso dalla mia fornita libreria, letti con passione, come ogni libro merita: “Sono stato sparato dal mondo come una cartuccia. E’ calata nebbia fitta, sulla terra c’è uno strato di grasso gelido”… “Voglio un mondo di uomini e di donne, di alberi che non parlano, perchè si parla già troppo nel mondo com’è”… (da Tropico del Cancro di Henry Miller)…”hanno ormai imparato a rifiutare la comunicazione e negare l’accento del proprio cuore”… (da L’Ospite imquietante di Umberto Galimberti); “condan- nato di continuo all’umiliazione sono tornato a cercarmi un asilo nell’impeccabile infinito”… (da La Follia Baudelaire di Roberto Calasso); “… “la vita privata di un solo uomo sarà la monarchia più illustre di qualsiasi civiltà”… (da Herzog di

Saul Bellow)… 5 scatole scelte per presentare l’ARTE dell’avanguardia del 900, qui mi faccio artefice di una scelta che guarda in alto: “Rothko; Wilde; Gropius-Klee; Kandinsky-Marc-Bahr; Picasso-Matisse.” 5 scatole rappre- sentative a quegli UOMINI che dovrebbero essere sempre ricordarti in quei momenti dove i sogni rappresentano il massimo grado di moralità e libertà: “Jean Giono; Nicola Lecca; Adriano Olivetti; Michael Ende.” Le scatole-opere

sono seducenti nelle forme, nei colori e nei materiali, un in teressante dialogo tra vuoto/pieno, spazio definito/spazio non definito, spazio interno/spazio esterno. In questo dialo- go lo spirito Zen si è felicemente integrato con la storia delle Avanguardie dell’Arte contemporanea e la mia ricerca fatta in tutti questi anni.

L’AUTORE

Giuseppe Panariello compie gli studi nella stessa città diplomandosi nel 1973 all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Vive e lavora a Villaric- ca – Napoli.

La lunga carriera è segnata da una continua ricerca tecnica e stilistica, che lo porta a creare vari cicli pittorici, che si suc- cedono a distanza quasi ravvicinata. Verso la fine degli anni ’80 decide, senza un perché apparente, di abbandonare il colore per definire meglio la sua appartenenza allo stile “in- formale – astratto” e per cogliere l’armonia misteriosa dell’anima. La ricerca di Panariello si muove da sempre fra gli stimoli dell’arte povera e quelli del concettuale rielabo- randoli nella forma del quadro-scultura… Un fare artistico che muove dall’esigenza di esplorare l’abisso sotto la su- perfice e la concretezza dentro l’astrazione…le opere di Pa- nariello sono un coagulo di energia capace di catturare lo sguardo e di attrarlo in un vortice di sensazioni, emozioni, idee. La sobrietà dell’esecuzione e la povertà dei material sono gli assi portanti di un’esigenza compositiva che muove da una profonda istanza morale… un fare artistico coerente, che lega in maniera assolutamente coerente la dimensione etica a quella estetica (Armida Parisi). Panariel- lo, figlio inquieto e tacitamente ribelle, solitario e anticon- venzionale approda ora a una dimensione universalistica di sintesi di un percorso lungo e complesso: coerente in ogni sua tappa, aperto all’auspicabilità dell’ignoto e, sempre profondamente vitale. Proprio come ogni esperienza artisti- ca dettata da un’autentica – e urgente – necessità interio- re…(Donatella Trotta). La tecnica in Panariello è lo strumen- to per una narrazione, dove il margine d’incertezza, incor- porato nella costruzione, si salda con la certezza dell’opera una volta terminata. Quel limite di casualità è annullato dall’identificazione tra l’artista e l’opera, caratterizzato dal risultato finale. L’uso che Panariello fa dei materiali deriva dalle sue concezioni e dalla passione lavorativa, passione che comporta una completa assimilazione tra l’artista e l’opera.

Ultime mostre:

2016 – SILENCE – Kings Theatre Portsmouth – Inghilterra.

2017 – L’UOMO NELLA STORIA – SabinaAlbano Gallery (NA) 2018 – SENZACOLORANTI – Art Gallery CIVICO 103

Aversa (CE)

SENZACOLORANTI vascelli fermi a sostare su Plutone – RESPIRART Gallery di Berardo Montebe- llo – Giulianova (TE)

BIENNALE INTERNAZIONALE DELLA CALABRIA

citra – Museo di Praia a Mare 1° premio.

2019 – VANITAS VANITATUM – Museo Diocesano Sorrenti- no Stabiese MUDISS – Catellamare di Stabia (NA)

VIAGGI galleria IL TRIANGOLO – Cosenza

MATER MEDITERRANEA rassegna d’arte contem- poramea, a cura di ARTINARTE – Roma – Centro Islamico Internazionale, 13/30 giugno

46° PREMIO SULMONA rassegna internazionale d’Arte Contemporanea, Polo Museale Diocesano Sulmona (AQ) – 2° premio

2020 – Giuseppe Panariello Opere 2018 / 2020

Scuderie di Villa Favorita – Ercolano (NA), 7/17 marzo

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