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venerdì, Aprile 26, 2024
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Il mare restituisce il corpo di un bimbo alle spiagge di Cutro: è la vittima numero 69

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Sale ancora il bilancio della strage di migranti a Crotone, dove un barcone con a bordo centinaia di persone si è letteralmente spezzato in due nei pressi della spiaggia di Steccato di Cutro. I vigili del fuoco hanno trovato il corpo di un bimboche faceva parte del gruppo di migranti coinvolti nel naufragio di domenica scorsa. Il corpo si trovava sulla riva dove, secondo quanto viene ipotizzato, era stato da poco portato dal mare. Del bimbo non si conoscono ancora né l’età, né tantomeno l’identità. Ciò che è certo è che non avesse più di 3 anni. Si tratta del 15esimo minore trovato morto. Mentre, in totale, il numero delle vittime sale a 69.

Il cadavere sarà portato più tardi al Palasport di Crotone per il riconoscimento. Decine di corpi devono essere ancora identificati. Sono solo 56 quelli riconosciuti dai parenti.

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Strage di migranti in Calabria, 63 vittime accertate: recuperato il corpo di una bambina – articolo del 28/02/23

Continua incessante la ricerca dei dispersi dopo il tragico naufragio in Calabria, avvenuto all’alba di domenica, davanti alla costa Crotonese, sul litorale di Steccato di Cutro. Il corpo di una bambina è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nelle acque di Steccato di Cutro. Dopo la segnalazione dell’avvistamento, i sub sono subito intervenuti, a poche centinaia di metri dal luogo del naufragio di domenica mattina.

I vigili, dopo alcuni minuti di osservazione, hanno notato il corpo e l’hanno portato a riva. Il corpo della bambina, di circa 14 anni, con capelli neri e ricci, è stato quindi adagiato su un telo bianco e trasportato via con un mezzo della Capitaneria di porto. Con quest’ultimo ritrovamento salgono a 63 le vittime accertate del naufragio.

Altri tre corpi sono stati recuperati in mattinata nel corso delle ricerche dei dispersi. Uno l’hanno trovato sulla spiaggia ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro. Un altro in mare, a circa 400 metri dalla riva, da una motovedetta della Guardia costiera ed il terzo a Le Castella, a 3,5 miglia marine dal luogo dell’incidente.

LO STRAZIO DEI SUPERSTITI – Piangono senza parlare, avvolti in un dolore terribile e muto, i circa 60 migranti superstiti portati nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto. Hanno tolto i vestiti bagnati e sono avvolti da coperte, riuniti, con lo sguardo fisso nel vuoto, accomunati dal dolore e dalla disperazione. Una donna, che ha il naso fratturato, grida disperata il nome del figlio che non trova più.

DA DOVE VENIVANO I MIGRANTI – I migranti provenivano da Iraq, Iran, Afghanistan e Siria. Si trattava di uno dei tanti viaggi della speranza che segue la rotta turca, quella più battuta dai migranti provenienti dai Paesi dell’area. Erano su un caicco che non ha retto alla forza del mare, particolarmente mosso, e si è spaccato a pochi metri dalla costa. (ANSA).

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