24.8 C
Napoli
domenica, Aprile 28, 2024
PUBBLICITÀ

Il pezzotto è più veloce di Sky e Dazn, oltre 5 milioni di ‘clienti’

PUBBLICITÀ

Sarebbero 5 milioni gli italiani che guardando le partite di Serie A con il pezzotto. Molte pensano che lo streaming pirata sia più lento e di qualità inferiore rispetto a quelli ufficiali ma pare che non sia così. Secondo la Repubblica il sistema più diffuso è quello delle Iptv illegali. Con un decoder si può intercettare segnali che i sistemi interni alle televisioni non captano. Sono simili a quelli delle pay-tv ma senza marchio.

I prezzi si aggirano tra i 20 e i 400 euro l’uno in base al modello scelto poi si deve trovare un abbonamento pirata a cui appoggiarsi. Scelto quello più adatto, si paga con carta, con tutti i rischi di tracciabilità del caso, e si ricevono le credenziali da inserire nel set top-box per iniziare ricevere il segnale. Paradossalmente la qualità e la velocità del servizio spesso sono migliori di quelle offerte, ad esempio, da Sky e Dazn.

PUBBLICITÀ

I canali ufficiali devono proteggere il loro segnale, con un conseguente rallentamento della trasmissione. Lo stesso, o quantomeno la stessa sofisticatezza di sistemi, non si applica ai canali pirata, che quindi arrivano prima a destinazione. A ciò si aggiunge che le pay-tv sono utilizzate ogni fine settimana da milioni di persone. Lo stesso vale per il pezzotto, che però è offerto da centinaia di abbonamenti pirata, dunque, significa che il traffico si distribuisce, la banda non si sovraccarica e il video si vede fluido.

I PIRATI DEL PEZZOTTO

Oggi chi trasmette le partite illegalmente si può appoggiare a servizi di cloud con server sparsi per l’Europa, soprattutto in Olanda, Germania e Francia. Grazie agli accordi sul peering il segnale viaggia particolarmente veloce da un Paese europeo all’altro. Si possono bloccare gli Ip, ma anche quando arriva una segnalazione, serve un ordine del giudice per disattivare l’indirizzo. E difficilmente questo arriva prima del fischio dei 90 minuti. Inoltre, i fornitori di servizi cloud non sono particolarmente collaborativi, e anzi, stanno appaltando parti della propria attività a società offshore per non dover sottostare alle regole europee.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“Non mi ammanettate”, detenuto tenta la fuga dall’ospedale di Santa Maria C.V

Dal carcere di Santa Maria Capa Vetere era stato accompagnato ieri pomeriggio dalla Polizia Penitenziaria all’ospedale cittadino per dei...

Nella stessa categoria