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venerdì, Aprile 26, 2024
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Le mani dei Contini sulla Romagna:«Martellate sulle mani delle vittime del pizzo»

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Martellate sulle mani per convincerli a cedere. Martellate per riscuotere l’estorsione. Era questo il particolare ‘modus operandi’ dei Contini in riviera romagnola. Contini junior, stando a quanto trapelato dalle indagini, aveva preso la residenza in riviera e aveva creato un gruppo agguerritissimo che in poco tempo si era messo in contrasto con gli altri gruppi che gravitavano nella zona. Della prima facevano parte Massimiliano Romaniello, di 45 anni, Antonio Di Dato, di 43 anni, e Giuseppe Ripoli di 41, il secondo era un criminale considerato autonomo, Rosario Pio De Sisto, pluripregiudicato di 61 anni legato al clan dei Nuvoletta di Marano. E’ proprio quando quest’ultimo viene malmenato dai sicari di Contini che partono le indagini.

De Sisto subisce nell’autunno del 2018 un tentativo di estorsione da parte del sodalizio guidato da Contini che tenta di costringerlo a favorirgli ben 30mila euro. Per far capire al rivale di essere intenzionati a imporsi con le cattive, i nuovi arrivati lo pestano brutalmente. Lui, De Sisto, nell’ottobre del 2018 corre al pronto soccorso, dove il referto parla chiaro: 50 giorni di prognosi. Qualche tempo dopo, sarà Ripoli, uno dei membri della cellula già attiva a Rimini a subire lo stesso trattamento nel capannone di un imprenditore cui la banda di Contini estorceva 3mila euro al mese prendendolo a martellate sulle mani.

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