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domenica, Aprile 28, 2024
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«Mi hanno messo vicino a un tavolo di gay e a un disabile», recensione choc ad un ristorante

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Una pizzeria di Lodi è stata bocciata da un cliente con una recensione shock: “Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi dispiaceva ma non mi sono sentito a mio agio”.

“La pizza era buona peccato per il disabile”

Un cliente della pizzeria «Le Vignole» di Sant’Angelo Lodigiano afferma, nelle recensioni che riguardano il locale, che il servizio, l’accoglienza e la permanenza non risultavano sufficienti. La motivazione di queste affermazioni trova fondamento nella vicinanza del tavolo del cliente a quello di un ragazzo disabile e di un omosessuale. “Non mi sentivo a mio agio, la pizza era eccellente e anche il dolce molto buono ma il ragazzo in carrozzina mangiava con difficoltà. Inizialmente non mi sono accorto di quei gay perché stavano composti, poi però ho iniziato a sentirmi in soggezione”. Queste le dichiarazioni del cliente che hanno giustificato la scelta di attribuire al locale una sola stella sulle 5 a disposizione. Dinanzi a queste dichiarazioni, Giovanna Pedretti insieme a suo marito Nello, entrambi titolari della pizzeria da otto anni, hanno risposto al signore intollerante di non tornare: “Eviti il locale”.

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La risposta dei titolari al commento 

Così come affermano Giovanna e Nello, comprendere effettivamente se approfondire questa vicenda pubblicando recensione e commento, ha incontrato momenti di difficoltà nella valutazione. Alla fine, però, dopo aver notato la continua frequenza del cliente presso la pizzeria, i titolari decidono di prendere dei provvedimenti e di rispondere a quella considerazione cancellata dopo qualche giorno dallo stesso utente.

“Gentile cliente apprezziamo il suo impegno nel voler valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Ci tenevamo comunque ad informarla che la nostra pizzeria è aperta a tutti coloro che abbiano come requisiti gentilezza e rispetto verso il prossimo. La sua cattiveria gratuita sintomo di bassenza umana si è fatta notare anche dal modo in cui, infastidito, guardava il ragazzo in carrozzina e quelle persone che non le avevano causato alcun fastidio oggettivo. Crediamo che il nostro locale non faccia per lei, per questo le chiediamo di non ritornare. Così si chiude la sentenziosa risposta dei titolari che come sempre, nelle loro possibilità, si sono impegnati per riequilibrare una stabilità.

L’impegno della pizzeria sulla questione disabilità 

La recensione effettuata dal cliente, in cui venivano aspramente criticati degli omosessuali e un ragazzo disabile, ha messo in subbuglio la tolleranza dei titolari della pizzeria. Giovanna Pedretti e suo marito Nello, infatti, da sempre si impegnano con la promozione di varie iniziative per sostenere ragazzi affetti da disabilità. Con la loro campagna la ‘pizza sospesa’ hanno destinato oltre 200 buoni ai ragazzi e alle famiglie dell’associazione «Genitori amici dei disabili» e del gruppo «Il Maggiolino». “Attraverso questa organizzazione non cerchiamo pubblicità o altro, desideriamo soltanto, nel nostro piccolo, aiutare le famiglie con figli disabili”. Questa l’idea dei titolari, risalente a quattro anni fa che, per la limpida base di solidarietà ha raggiunto numerosissimi consensi, soprattutto se si considera il fatto che fu lanciata durante il periodo del lockdown.

 

 

 

 

 

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