Michele Onorato riusciva a dirigere il clan del Rione Moscarella direttamente dal carcere di Frosinone, dove era detenuto, attraverso fitte conversazione con affiliati alla sua cosca. ‘Lo zio’ – come era chiamato a telefono dai suoi sodali – era specializzato nelle estorsioni ai commercianti e gli imprenditori di Castellammare di Stabia, Pompei e Sant’Antonio Abate, come si evince dalle intercettazione finite al centro dell’ordinanza che ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 11 persone.
Uno dei colloqui telefonici più rilevanti è quello del 24 luglio 2023 tra Michele Onorato e Salvatore Scotognella, ques’ultimo estorsore ed uomo di fiducia del boss. La conversazione verteva, infatti, sulle richieste estorsive avanzate da Scotognella nei confronti di alcuni imprenditori in nome e per conto di Michele Onorato e quindi, del gruppo criminoso del rione stabiese della Moscarella.
Come la vittima aveva provato ad evitare l’estorsione
Scotognella comunicava ad Onorato di essersi recato da un soggetto di nome “Ciro”, titolare di “Villa Gran Bruro” di Castellammare di Stabia per “riscuotere” una somma di danaro. Quest’ultimo, al fine di eludere la richiesta estorsiva, aveva simulato con il suo aguzzino di non conoscere Michele e di avere già fatto un “accordo con gli altri “, riferendosi cosi in modo inequivocabile a soggetti riconducibili ad altro clan, nella specie al clan Cesarano.
Michele Onorato, contrariato per il tenore della risposta, riferiva al suo sodale che Ciro doveva ricordarsi di lui, avendolo in passato difeso dalle pretese estorsive avanzate da Salvatore Sansone. Nel prosieguo della conversazione, si comprendeva che Scotognella era impegnato in attività estorsive nei confronti di diverse attività commerciali stabiesi come la concessionaria “Honda Automec Srl”, la concessionaria auto “Renault Center”, la torrefazione “Kico caffè” ed altre.
Michele Onorato voleva rimpinguare il gruppo degli estorsori
Per gli inquirenti Michele Onorato, nonostante la detenzione, aveva assunto la direzione del gruppo criminale del rione Moscarella, in autonomia rispetto al clan Cesarano, ragione per la quale, per come emerge dalle conversazioni registrate, voleva reclutare altri “5-6 compagni” in modo da “mettere le cose a posto”, più capaci rispetto a coloro che erano contigui a Raffaele Polito, detto “Lelluccio”, fedele alleato di suo figlio Silverio Onorato, facendo i nomi degli indagati Pasquale Palma e Renato Avitabile.
L’intercettazione telefonica tra Michele Onorato e Salvatore Scotognella
Michele: e che volevo dire un’altra cosa., ora se è cosa faccio venire 5/6 compagni lì…..
Scotognella: si
Michele: e mettiamo un poco le cose a posto…però non sono come quelli là come volevamo LELLUCCIO (POLITO ndr). …capito?
Scotognella: zio mi sentite?
Michele: non sono come quelli la che “mandava LELLUCCIO” là….(POLITO ndr)
Scotognella: ah…ah…
Michele: questi sono più vabbe poi ti faccio sapere meglio
SCOTOGNELLA: eee si tutto apposto, zio ieri ..riuscì a rintracciare sopra là….come si chiama dell’ANNUNZIATELLA…. a questo
ONORATO: eh GENNARO?
SCOTOGNELLA: eh bravo e praticamente mi ha detto fra., mi devi fare capire perchè “io non ti conosco a te”. Ho detto tu a me non mi conosci ma “LA PERSONA CHE MI MANDA” tu la conosci ho detto acopp a mano. Quindi chi viene viene qua tu la devi dare a lui (Michele Onorato ndr)
ONORATO: eh
SCOTOGNELLA: “eh ..ma mettiti nei panni miei…. ” (frase pronunciata dalla vittima della richiesta estorsiva, ndr). Gli ho detto io “non mi devo mettere nei panni” tuoi ho detto da sopra la mano (intende come risposta) ho detto chi viene viene il problema dopo è nostro non è più tuo
ONORATO: eh
SCOTOGNELLA: Eh “ha mandato a me” (ONORATO Michele ndr) ed io ti ho detto ehi sono, ho detto quindi chi viene viene li mandi da me. Ha detto “dammi…quello non è venuto venerdì dammi un paio di giorni di tempo”‘, ho detto “chi viene viene ho detto me li dovete dare a me (soldi ndr)”, ho detto “venerdì vengo e me li vengo a prendere (soldi Ndr)” ho detto da sopra la mano
ONORATO : eh a posto, ma chi era TOTORE ?
SCOTOGNELLA: no no sempre quello che parlava a ..incomp..
ONORATO: ah, scusa e non glielo dicesti “parla con SALVATORE” quello lo conosce lo sa bene
SCOTOGNELLA: io gliel’ho detto, ho detto da sopra la mano ho detto “altrimenti fammi parlare direttamente con lui (intende Salvatore ndr)”. Ho detto io “con lui dovevo parlare. Poi quando tu mi hai detto che sei il segretario, il socio chi cazzo sei “ho detto “mi sono messo a parlare con te. Ma io se parlo con lui il problema te lo tolgo da terra se lo prende lui (Gennaro ndr) ”
ONORATO: eh eh ..va buono
SCOTOGNELLA: ha detto “no perchè io t’ho sempre fatto qui giù (dazione dì danaro a titolo estorsione, ndr) “. E gli ho detto “non ti preoccupare ho detto o qua o là è la stessa cosa” ho detto da sopra la mano
ONORATO: eh
SCOTOGNELLA: e questo poi prendi ha detto eh …incomp.. Ci siamo trovati che questo tra un paio di giorni doveva venire, non so chi è che deve venire comunque e poi venerdì me li vado a prendere (i soldi).
ONORATO: eh va bene
SCOTOGNELLA: poi un’altra cosa ci sta pure lo scemo di RENATO
ONORATO: eh
SCOTOGNELLA: lo vorremmo mettere ad andare pure lui ad andare avanti e indietro a fare queste cose (intende a prendere i soldi ndr)
ONORATO: eh ma non deve dire niente
SCOTOGNELLA: che dite?
ONORATO: non deve dire niente a MICHELE
SCOTOGNELLA: io gli ho accennato mezza cosa ha detto lui però me lo deve dire lo “ZIO” (intende Michele Onorato). Eh come dire da sopra la mano se glielo dite voi è un si ci va
ONORATO: eh e si glielo dico io.
