Un inizio campagna elettorale più soft del solito per Forza Italia nel collegio Uninominale giuglianese.
Rispetto al recente passato, infatti, la propaganda elettorale del partito di Silvio Berlusconi è alquanto sommaria. Manifesti quasi inesistenti, 6×3 che si contano sulle dita di una mano e pochissimi spazi pubblicitari.
Una campagna low cost che ha già attirato l’attenzione degli addetti ai lavori che non hanno aspettato poi troppo per pensare a male. Nel mirino dei critici sono finiti due ex compari forzisti: il deputato Giggino Cesaro ed il consigliere regionale Michele Schiano di Visconti. Il primo deus ex machina (ma non troppo) di Forza Italia ed il secondo impegnatissimo per l’elezione in parlamento di sua moglie Ira Fele, candidata all’uninominale nel collegio giuglianese con il centrodestra.
Tutti gli ingredienti per battagliare insieme, eppure gli inclinati rapporti personali tra i due avrebbero preso il sopravvento. Cesaro, dopo aver posto il veto sulla candidatura dell’ex fedelissimo Michele Schiano (nel 2010 fu il protagonista principale dell’elezione in Regione dell’ex sindaco di Qualiano), non ha mandato giù il ripiego dei fittiani su Ira Fele.
Lady Schiano in parlamento non farebbe certamente sorridere l’ex presidente della provincia di Napoli e così l’idea di non forzare troppo la mano per la Camera e concentrarsi in modo totale sul Senato, dove è invece di scena l’amica Flora Beneduce (indagata al pari di Cesaro per voto di scambio per fatti risalenti alle elezioni del 2015).
Consiglieri comunali, assessori e grandi elettori vicini ai Cesaro avrebbero già avuto lezioni di campagna elettorale: a Giugliano, Mugnano, Melito, Qualiano, Villaricca, Sant’Antimo, Casandrino, Qualiano e Grumo Nevano bisogna fare campagna elettorale all’arma bianca per il Senato, senza svenarsi poi troppo per la Camera.
Cesaro-Schiano, una guerra che continua e che nei prossimi giorni potrebbe regalare nuovi ed imprevedibili risvolti, alla faccia della linearità partitica e dei vincoli di coalizione.
