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venerdì, Aprile 26, 2024
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«Mio marito è omm», i post di lady Giuliano dopo il pestaggio a Forcella

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Una guerra combattuta anche a colpi di social. Accadeva anche questo qualche anno fa nel pieno dello scontro tra la paranza di Domenico De Martino ‘mimmo a caciott’ e il gruppo di Raffaele Giuliano. Tra gli episodi ricostruiti dagli inquirenti il pestaggio subito da Raffaele Giuliano (cugino omonimo di ‘Lello’), figlio del collaboratore di giustizia Guglielmo ‘o stuort che in occasione del funerale del nonno era ritornato a Napoli subendo un pestaggio da parte del gruppo dei De Martino. L’episodio, denunciato dal giovane alla polizia, fu poi ‘pubblicizzato’ dalla madre sui social con lunghi post in cui la donna insultava Mimmo ‘a caciott e il complice Armando Tubelli postando anche le loro foto. All’epoca la notizia dell’aggressione fu riportata da Ciro Cuozzo di Voce di Napoli. Gli screen di quei post sono stati poi allegati all’ordinanza di due giorni fa. In uno dei tanti post la madre di Giuliano scrive che ‘la camorra lo ama a mio figlio’ e che “mio marito è pentito ma è omm’ per poi scrivere all’indirizzo di De Martino ‘Ti ammazzo’.

L’aggressione a Forcella contro Giuliano junior

Nel febbraio del 2018 Giuliano junior fu bloccato in strada e picchiato violentemente dal ras, indicato dalla Procura come vicino al gruppo Contini. Lo stesso Giuliano junior ascoltato dopo l’aggressione dichiarò:«Ho incontrato in strada delle persone che conosco, erano fermi vicino al chioschetto all’angolo con la via Pietro Colletta, questi si avvicinavano a me e mi riconoscevano subito, indicandomi come ,figlio di un pentito, difatti in dialetto napoletano mi dicevano “Tu si o figl ro nfam”, e mi colpivano violentemente con dei colpi al volto e al corpo, facendomi rovinare al suolo. Mi riprendevo e cercavo di scappare in direzione del Vico dei Travi, ove venivo raggiunto da tre degli autori dell’aggressione, sopraggiunti a bordo di due motocicli, che continuavano ad aggredirmi e nella circostanza rovinavamo al suolo, procurandomi altre ferite, in particolare al naso, procurandomi la fuoriuscita di sostanza ematica. Subito dopo gli aggressori si allontanavano in direzione di Forcella lasciandomi al suolo. Ho riconosciuto delle quattro persone solo due, Armando Tubelli e Mimmo De Martino».

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